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Assaeroporti, la fotografia dell’Antitrust è vecchia
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:25 nella categoria Territori

La fotografia fatta dall’Antitrust sugli aeroporti italiani ”non solo è in bianco e nero ma anche vecchia, non più aderente alla realtà”. Lo rileva il presidente di Assaeroporti, Giovanni Maniscalco secondo il quale l’Autorità garante ”non conosce che l’80% del traffico aereo italiano è operato da aeroporti che sono già in regime di concessione totale”. Maniscalco si chiede dove era l’Antitrust l’anno scorso quando ”sono state concesse le ultime gestioni totali agli aeroporti pugliesi, di Firenze e di Napoli o sono state
rinnovate le altre, oggi ormai quarantennali?”. Il presidente dell’associazione confindustriale a cui fanno capo i principali aeroporti italiani, osserva che ”dispiace che delle forti professionalità come quelle presenti nell’Autorità siano cadute nel tranello tutto italiano di voler disegnare un mondo aeroportuale ad uso e consumo di certi settori aerei, che certamente non sono in perdita perché costretti a pagare servizi di handling, tasse e diritti aeroportuali, che in ogni caso sono i più bassi dell’Unione europea”. A proposito di handling, Maniscalco rileva ancora che oggi ”incide non più del 5% sul costo del trasporto aereo, ed è gestito con tariffe che si sono notevolmente abbassate rispetto al passato”. Secondo quanto affermato dall’Antitrust, prosegue Maniscalco ”solo l’Italia dovrebbe andare in controtendenza rispetto a tutto il resto d’Europa, dove le concessioni quarantennali vengono assegnate automaticamente ai concessionari, affinché un aeroporto sia reale strumento di sviluppo del territorio ed un mezzo di trasporto gestito in sicurezza, e per fare ciò debbono investire ogni anno diversi milioni di euro”. In nessun altro paese europeo, conclude Maniscalco, ”si parla di gare per le concessioni aeroportuali”.