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Alitalia, la cassa integrazione costerà 90 Mln di Euro l’anno
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:40 nella categoria Territori

Potrebbe costare alle casse dello stato fino a 90 milioni di euro l’anno l’aiuto ad Alitalia attraverso la cassa integrazione. Se l’ammortizzatore non verrà limitato alla sola compagnia di bandiera, la platea potenziale di lavoratori interessati, tra settore e indotto, potrebbe
arrivare infatti a 5.000 unità. E’ quanto spiegano fonti
tecniche del ministero del Lavoro. Il costo comporterebbe dunque un esborso per lo Stato considerevole, che non sarebbe recuperabile né dai fondi per l’occupazione del Welfare né dallo stanziamento di circa 310 milioni per la cig deciso con l’ultima Finanziaria, di fatto già impegnati per altre situazioni di crisi occupazionale. L’estensione degli ammortizzatori sociali alla compagnia di bandiera dovrebbe passare per una legge (probabile il decreto d’urgenza) e una relativa copertura che potrebbe variare dai circa 30 ai 90 milioni di euro l’anno, a seconda che l’intervento di aiuto sia deciso solo per Alitalia o per l’intero settore del trasporto aereo. Il costo per lo Stato di un lavoratore sospeso in cassa integrazione – spiegano le fonti del Welfare – è infatti di circa 1.500 euro al mese, di cui 800-850 come indennità al lavoratore e il resto in accantonamento dei contributi figurativi. Anche per l’azienda ci sono dei costi: il 4,50% di contributo addizionale sul trattamento cigs per i lavoratori sospesi e lo 0,90% di contributo fisso sulla retribuzione per gli altri lavoratori. Il contenimento dell’esborso per le casse dello Stato dovrebbe passare quindi per una difficile trattativa con Bruxelles. La concessione della cassa integrazione per la sola Alitalia potrebbe infatti trovare un ostacolo da parte della Commissione europea, considerato lo stop generale deciso per gli aiuti di Stato. E’ verosimile dunque che la chance venga offerta alle altre compagnie aeree o addirittura all’intero indotto (aeroporti e società di servizio). I 1.500 lavoratori
potenzialmente interessati dalla Cig Alitalia – secondo i
calcoli elaborati in queste ore al Welfare – potrebbero dunque diventare 2.000 nel caso di estensione alle altre compagnie aeree e 5.000, invece, nel caso di un intervento anche per l’indotto, con un costo dunque di 90 milioni l’anno. Un cifra che – evidenziano ancora le fonti del ministero del Lavoro – dovrebbe almeno raddoppiare: la cassa integrazione per ristrutturazione potrebbe durare da un minimo di 2 ad un massimo di 4 anni. A meno che non venga decisa una soluzione rapida di 12 mesi nel caso in cui si opti per la cassa integrazione per crisi. Con lo stanziamento per la cig dell’ultima Finanziaria già impegnato, i fondi per un simile intervento dovrebbero essere reperiti o su altri capitoli di bilancio e attraverso nuove misure di entrata.