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La Russia dice no agli Sky Marshall
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:18 nella categoria Territori

La Russia è contraria all’ ultilizzazione di guardie armate sugli aerei civili, in funzione antiterrorismo, poiché si tratta di una pratica già sperimentata dall’Urss, con esiti catastrofici. Lo ha affermato oggi il viceministro dei trasporti Ghennadi Moshkov, sottolineando che Mosca non seguirà quindi su questo punto la strategia adottata dagli Usa dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Moshkov, citato dall’agenzia Itar-Tass, ha detto che la Russia è pronta a discutere ”possibili misure di protezione” dei suoi velivoli, ma che ha già ”preparato una lettera di obiezioni” alle proposte avanzate dagli Usa in seno all’ organizzazione internazionale del volo civile (Iata) sull’introduzione della figura della guardia armata a bordo. Il viceministro russo ha ricordato che negli anni ’70 ”tutti
gli aerei” sovietici erano sorvegliati da poliziotti armati e che tale pratica provocò ”conseguenze negative in molti casi”. Moshkov ha citato a titolo di esempio l’episodio in cui un Tu-104 della Aeroflot fu dirottato ”e il poliziotto di bordo aprì il fuoco sul dirotttatore uccidendolo, ma facendo anche esplodere l’ordigno e l’aereo”. Il riferimento del viceministro, secondo i media, riguarderebbe un disastro avvenuto nel maggio 1973, quando 81 persone rimasero uccise nell’esplosione di un Tupolev. La dinamica dei fatti fu all’epoca tenuta nascosta dal regime comunista.