Zanichelli ricorda ancora di aver privilegiato da subito la ripresa del dialogo con i sindacati e che quindi”un clima di fiducia reciproca” lo incoraggia ora ad impostare il lavoro sui
due fronti della definizione dei ”progetti di un forte e
sostanziale recupero dei massimi livelli di efficienza
nell’organizzazione del lavoro e, conseguentemente, nel rapporto con la clientela e con il mercato” e dell’elaborazione di un piano industriale. ” Sul primo fronte – spiega – abbiamo già progetti operativi da attuare. E lo faremo immediatamente. Sul secondo punto voglio sottolineare che alla capacità che avremo di utilizzare questa chance è legata fondamentalmente ogni credibile e concreta ipotesi di fuoriuscita dalla crisi e, quindi, di sviluppo di Alitalia. Questo significa che noi dovremo saper svolgere, con argomenti e comportamenti efficaci, prima di tutto una funzione di leadership sul mercato domestico, avendo la massima attenzione agli interessi economici e alle
progettualità territoriali che in esso si esprimono. Non si
tratta di andare a rincorrere improbabili, nuove rendite di
posizione, ma di dare una risposta convincente nel settore del trasporto aereo”. Se, conclude, ”sapremo fare questo, avendo nel frattempo ottenuto significativi risultati nel lavoro di risanamento, potremo riprendere la strada del consolidamento, in condizioni di massima forza contrattuale, delle irrinunciabili alleanze internazionali. Questo è ciò che dobbiamo fare e questi sono, comunque, gli obiettivi ai quali io lego il mio mandato di amministratore delegato. Zanichelli, infine, rivolge ”un affettuoso saluto ed un
ringraziamento vivissimo a Francesco Mengozzi” verso cui
esprime gratitudine ”per l’esempio di dedizione, professionalità e di intelligenza che ci ha dato”.