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Trasporto aereo, l’aumento del carburante colpisce anche le compagnie americane
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:21 nella categoria Territori

Segnali negativi per le compagnie aeree anche negli Stati Uniti, soprattutto a causa dell’aumento del prezzo del carburante. Cresce infatti, oltre le prime previsioni, la perdita stimata per la Delta airlines per il primo trimestre del 2004 mentre la Continental annuncia che l’aumento dei costi per il carburante cancella ogni possibilità che la compagnia abbia un utile quest’anno. La Us Airways riesce invece a guadagnare tempo con un allentamento dei termini per ripagare il prestito da un miliardo di dollari che ha aiutato la compagnia ad uscire dalla fase di amministrazione controllata.
Le perdite della Delta Airlines, la terza compagnia aerea degli Stati Uniti, sono stimate ora, per il primo trimestre del 2004, ad un importo pari a 400 milioni di dollari, contro la precedente stima fatta a gennaio che le fissava a 350 milioni di dollari. La previsione rimane comunque inferiore alla perdita subita nello stesso periodo dello scorso anno che è stata pari a 466 milioni di dollari – in totale negli ultimi tre anni le perdite sono state pari a 3 miliardi. L’aumento del possibile rosso è dovuto soprattutto ai maggiori costi del carburante – la seconda maggiore voce di costo dopo le spese per il personale – che sono cresciuti da aprile dello scorso anno del 41%. Al maggior costo del carburante fa riferimento anche l’amministratore delegato della Continental Airlines, Gordon Bethune, per escludere la possibilità che la compagnia da lui guidata realizzi un utile nel 2004. Il tentativo della compagnia è quello di bilanciare questo aumento dei costi con un rincaro del prezzo dei biglietti. Al momento comunque gli analisti si attendono una perdita pari a 14 cents per azione, contro una precedente stima che vedeva invece un guadagno di 66 cents per azione. Arriva invece una boccata d’ossigeno per la Us Airways che guadagna tempo prima di dover tagliare sul costo del lavoro visto che ha ottenuto un alleggerimento del percorso di
risanamento previsto dai termini di restituzione del prestito da un miliardo di dollari che scattavano dalla fine del prossimo giugno e prevedevano che la settima compagnia aerea degli Stati Uniti tornasse all’utile nel 2005. In cambio la Us Airways ha già versato 250 milioni di dollari riducendo così il debito da restituire. La Us Airways ha già identificato tagli nel costo del lavoro per 300 milioni di dollari e ha dichiarato di dover tagliare i costi di un ulteriore 25% nel corso dell’anno per reggere la concorrenza.