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Alitalia, il nuovo Piano poggia su flotta, network e costi
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:30 nella categoria Territori

Flotta, network e costi. Sono i primi argomenti che Alitalia e sindacati hanno deciso di affrontare, in due incontri fissati per il 18 e il 25 marzo prossimi, per trovare soluzioni per il rilancio della compagnia. Parte così
la definizione del ”nuovo piano industriale che dovrà nascere in azienda, con la collaborazione di tutti”, ha detto ieri, in un precedente incontro con i dirigenti, l’ amministratore delegato Marco Zanichelli, il quale rifiuta l’ idea di un piano ”calato dall’alto come un macigno”.
Dopo la ripresa del dialogo con i sindacati, Alitalia punta a
presentare il nuovo piano industriale nel giro di qualche
settimana coinvolgendo tutte le parti in causa. La parola d’ordine è dunque ”unitarietà”, a partire dal cda ed estesa a tutta la compagnia. Il primo segnale di questo intento è stato lanciato da Zanichelli, dal presidente Giuseppe Bonomi e dal vice presidente Alessandro Falez che, nell’ incontro con i dirigenti, si è appreso, hanno mostrato ”una grande intesa” sulla gestione del Gruppo sottolineando che ”la rimodulazione del piano industriale dovrà nascere in azienda e puntare a valorizzare le professionalità interne”. Aumento della flotta (secondo indiscrezioni con l’acquisizione di aerei per il lungo raggio), sviluppo sulle rotte intercontinentali e recupero del mercato interno (che oggi si attesta al 48% dell’ offerta) contando ”sulle proprie forze” ma senza escludere ”ipotesi di acquisizioni di altre compagnie nazionali o soluzioni di partnership”, sono gli obiettivi che Alitalia intende perseguire e porre al centro del primo incontro con sindacati e associazioni professionali. Ai quadri aziendali, Zanichelli ha detto che la bozza del nuovo piano punta già su tre tasselli fondamentali: i requisiti di sistema, la cui discussione tecnica è già stata avviata con il governo, il tavolo sindacale e l’assetto industriale che Alitalia si dovrà dare anche con le alleanze (è stata confermata l’ intenzione di stringere quella con Air France) e lo sviluppo dei mercati. ”Alitalia conterà sulle sue forze, ma non mi sconvolgerebbero soluzioni diverse come una forte partnership o l’ acquisizione di altre compagnie”, ha detto Zanichelli rilanciando, indirettamente, le ipotesi di integrazione con Meridiana e di alleanza con Volare. In questo caso, ovviamente, hanno fatto notare i vertici aziendali, dovrebbe cadere il vincolo antitrust. La rivisitazione del piano Mengozzi deve andare di pari passo con quella sui requisiti di sistema (tasse su atterraggio-decollo, sorvolo e royalty sul carburante) da parte del governo, con il quale i vertici aziendali avrebbero già avuto importanti incontri da cui sarebbe però emersa la necessità di cercare il modo per ”blindare” i provvedimenti che saranno adottati. Ai dirigenti, Zanichelli ha chiesto collaborazione anche sul fronte delle relazioni industriali: ”con i sindacati sono state poste le basi per la ripresa del dialogo ed un primo risultato è stato il rinvio dello sciopero del 5 marzo – avrebbe detto l’ad – Ora però dobbiamo capire tutti che bisogna dare alla compagnia una maggiore produttività”, avrebbe aggiunto Zanichelli anticipando in questo modo i possibili contenuti della trattativa sui rinnovi contrattuali del personale di terra e di aria della compagnia.