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Privacy, si allunga la lista delle compagnie americane che hanno ceduto i dati
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:26 nella categoria Territori

Sono più del previsto le compagnie aeree americane che negli ultimi tempi hanno concesso al governo di accedere ai dati dei loro passeggeri, nell’ambito di sperimentazioni per mettere a punto nuovi meccanismi di controllo utilizzabili soprattutto nella lotta al terrorismo. E’ quanto è emerso nel corso di un’audizione in Congresso, seguita subito da polemiche da parte dei difensori della privacy, che hanno chiesto l’avvio di un’indagine congressuale sulla vicenda. Nei mesi scorsi era emerso che JetBlue, Nortwest e American Airlines avevano fornito dati, all’insaputa dei passeggeri, che erano serviti ad agenzie federali o ad aziende che lavorano per il governo per studiare nuovi metodi per creare profili dei passeggeri a rischio. David Stone, direttore reggente della
Tsa – l’agenzia per la sicurezza dei trasporti – ha rivelato ora nel corso di un’audizione in Senato che dati analoghi sono stati forniti anche da Delta, Continental, America West e Frontier, oltre che da due società che gestiscono sistemi computerizzati di prenotazione, Sabre e Galileo International. I dati vanno dalle informazioni sull’identità del passeggero ai numeri delle carte di credito, numeri telefonici e persino preferenze nei pasti. Gli episodi in cui le compagnie aeree hanno deciso di far accedere le agenzie federali alle loro banche dati sono avvenuti nel 2002 e 2003: nel caso della Delta, per esempio, ai servizi segreti è stato permesso di controllare i passeggeri diretti a Salt Lake City nel periodo delle Olimpiadi invernali del 2002.