edizione Nazionale
Unionturismo torna alla carica per la riduzione dell’Iva
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:06 nella categoria Territori

”Ancora una volta chiediamo al Governo di smetterla di considerare l’ industria turistica la cenerentola dell’ economia italiana visto che, con oltre 140 miliardi di fatturato, è il comparto che più contribuisce a rallentare la crisi che investe il nostro paese”. La Presidenza di Unionturismo (associazione cui aderiscono gli enti pubblici e privati italiani attivi nella promozione e nell’ accoglienza) riunitasi al centro congressi Hotel Castellinaria di Polignano (Bari), ha preso posizione contro le politiche del Governo. ”Nel condividere l’ analisi dell’ Osservatorio parlamentare sul turismo – ha spiegato Gian Franco Fisanotti, presidente di Unionturismo – chiediamo al Governo l’ immediato sgravio fiscale delle aliquote Iva per la ristorazione, per le attività alberghiere in genere, costrette a competere in condizioni di inferiorità contro i paesi europei concorrenti dove le aliquote sono considerevolmente più basse”. ”Le riduzioni – chiede Unionturismo – siano inserite nel Dpef o in un provvedimento specifico del Governo, diversamente dovremmo prevedere forme di mobilitazioni che non vorremmo assumere”. Fisanotti protesta poi ”per la scarsa attenzione della politica alle problematiche del turismo”. ”In Senato – precisa – da tempo giace in sonno una mozione firmata tra gli altri dai senatori Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e Augusto Rollandin con la quale chiedono l’allineamento delle aliquote Iva applicate in Italia a quelle dei Paesi nostri competitori, ma tutto rimane nel dimenticatoio ed intanto l’ Italia continua a perdere fette di mercato a causa anche di un’
immagine sempre più debole del prodotto Italia visto che l’Enit non è messo in condizioni di operare al meglio ed in funzione del patrimonio di esperienze e professionalità acquisite sul campo”. Per la presidenza di Unionturismo ”il mantenimento dell’attuale pressione fiscale è in netta ed inequivocabile contraddizione – ha sottolineato Fisanotti – con quanto si era impegnato a fare il presidente Berlusconi in campagna elettorale, che a Genova aveva assicurato il rilancio del sistema turistico italiano suscitando così fiducia e speranza
negli operatori. Fiducia e speranza per il momento deluse”.