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Alitalia, il Piano Cimoli parte dal taglio alle spese
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:42 nella categoria Territori

Parte dai risparmi sull’acquisto di beni e servizi il confronto fra Alitalia e sindacati sul business plan 2005-2008, elaborato dal numero uno Giancarlo Cimoli per il risanamento e il rilancio dell’azienda. Gli interventi già avviati per contenere i costi, entro la fine dell’anno porteranno risparmi dai 33 ai 53 milioni di euro, mentre a fine 2005 la razionalizzazione delle spese dovrebbe
consentire un risparmio compreso fra i 150 e i 225 milioni su una spesa annua di 2 miliardi. Nel primo incontro – svolto dopo il protocollo d’intesa siglato il 27 luglio fra azienda e organizzazioni sindacali con l’impegno di arrivare, attraverso uno stringente calendario di incontri, entro il 15 settembre, alla condivisione del progetto industriale ed alla definizione dei negoziati per il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti – l’azienda (il direttore centrale
degli acquisti, assieme al responsabile e al suo vice delle relazioni industriali) ha tirato fuori una carta che è piaciuta ai sindacati. Anche se, osservano alcuni rappresentanti dei lavoratori, ”la rivisitazione totale del sistema degli acquisti era una richiesta che facevamo da almeno dieci anni e le attuali iniziative dimostrano che avevamo ragione e che in questi anni c’è stata solo una politica di sprechi”. I settori in cui Cimoli ha già avviato interventi (a parte quelli relativi al taglio dei dirigenti) rivedendo i contratti – hanno spiegato alcuni sindacalisti – sono innanzitutto quelli
delle spese generali, dell’handling (servizi aeroportuali), del catering (servizi di pasti a bordo) e delle riviste aziendali. Per quanto riguarda queste ultime, in particolare, la rivista interna, è ora disponibile su intranet e non più in forma cartacea, con risparmio di costo sulla stampa. Ma Internet si fa
spazio in Alitalia anche per alcuni acquisti, per esempio come quelli di cancelleria: con le aste on line, non solo c’è il vantaggio di prezzi più contenuti ma anche quello di condizioni contrattuali che hanno una maggiore elasticità, soprattutto nella possibilità di essere rinegoziati più velocemente.
Via via, il management di Alitalia cercherà di risparmiare dall’8 al 15% anche in altre aree, dalla manutenzione al carburante, ai servizi di intrattenimento a bordo (riviste e film), all’information technology, agli alberghi e ai trasporti
per gli equipaggi, al cargo, alle tariffe di navigazione e comunicazione, all’assicurazione, alla pubblicità, alle tasse aeroportuali. Insomma, tagli a tutto tondo, con l’obiettivo di dimostrare il reale avvio di quelle ”100 iniziative di miglioramento” indicate da Cimoli nel piano industriale. Apprezzando questa nuova impostazione dell’azienda, il segretario nazionale del Sult, Andrea Cavola ha spiegato che comunque che ”bisogna aspettare di vedere i risultati dei progetti che non sono stati ancora avviati” anche se a questa
osservazione, l’azienda ha risposto che fra due mesi ci sarà un incontro per fare un bilancio. Rispetto poi all’intenzione dell’azienda di affrontare a breve il rinnovo dei contratti, Cavola ha espresso disaccordo ”perché aspettiamo di capire qual è la politica aziendale in relazione alle attività di terra”. Il sindacalista vuole capire, innanzitutto, il destino dei lavoratori di terra ”perché non un dipendente deve uscire dal gruppo Alitalia”. Il segretario nazionale dell’Ugl trasporti Roberto Panella ha sottolineato che quella avviata è solo ”una parte del lavoro”, ma che ”il percorso intrapreso è positivo.
L’obiettivo principale del sindacato, però, è di lavorare per dare una nuova impalcatura industriale all’azienda, perché l’anima è il piano industriale in relazione al futuro del gruppo”. Il primo incontro sul nuovo business plan ha ottenuto il giudizio positivo del segretario nazionale della Uil trasporti Marco Veneziani il quale, ribadendo che ”da anni l’azienda sprecava denaro ed ora ci dà ragione” ha aggiunto che ”bisogna insistere sui proventi”. Nei prossimi incontri, domani e giovedì, sarà affrontata la revisione della parte commerciale, che prevede un forte rilancio e la ristrutturazione attraverso interventi sul network (focalizzazione e rafforzamento della presenza sugli scali di Malpensa e Fiumicino e ottimizzazione del disegno degli stessi per massimizzarne la connettività, rilancio della presenza sui mercati del Nord Italia sfruttando anche i partner di SkyTeam), sulla flotta (ulteriore ottimizzazione della configurazione interna degli aeromobili), sul prodotto-brand, sul pricing & revenue management e sull’area vendite e distribuzione.