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Enac: traffico triplicato, ma nessun problema sicurezza
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:36 nella categoria Territori

”Non c’è nessun problema se non quello di un traffico aereo triplicato. All’aeroporto di Fiumicino, in questo periodo, ci sono stati mille aerei al
giorno con un traffico di 100 mila passeggeri. I tre incidenti avvenuti in questi ultimi giorni sono degli inconvenienti che preoccupano, ma che non hanno evidenza statistica”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), Vito Riggio, in merito ai recenti episodi
accaduti all’aeroporto di Fiumicino, nel corso della riunione convocata dall’Enac, a cui hanno partecipato anche i vertici dell’Enav, i rappresentanti delle associazioni di settore, il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti e le associazioni dei consumatori. ”Il tavolo convocato oggi (ieri per chi legge, ndr) era già programmato da tempo. Ogni sei mesi infatti abbiamo degli incontri con gli operatori per valutare la situazione del traffico aereo nei momenti di picco, quale è quello di agosto ora. Gli inconvenienti occorsi in questi ultimi giorni ci hanno spinto a fare delle ulteriori verifiche e a sospendere una compagnia. Al termine di questi accertamenti decideremo se autorizzare nuovamente la compagnia a volare. In ogni caso abbiamo disposto, a maggiore tutela dei cittadini, un numero verde cui sarà possibile rivolgersi per avere informazioni sulle compagnie aeree e sui diritti del passeggero”. Il numero verde Enac, 800898121, sarà attivo da martedì 10 agosto e funzionerà dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì. I funzionari incaricati di rispondere alle richieste saranno collegati con una banca dati dell’Enac, continuamente aggiornata, per fornire informazioni sulle compagnie aeree nazionali, quelle comunitarie ed extracomunitarie e la Carta dei diritti del passeggero. Sarà inoltre possibile avere informazioni generali sul sistema dei controlli per la sicurezza delle compagnie aeree nazionali e su quello delle compagnie
estere secondo i programmi Safa e Ecac. Per rendere più puntuale l’attività
di vigilanza degli aeroporti, l’Enac ha rivisto la propria struttura organizzativa secondo tre direttrici: decentramento, formazione e banche dati.
”Abbiamo identificato – spiega Silvano Manera, direttore generale dell’Enac – per ogni aeroporto un team di riferimento a presidio della struttura, rinforzando il ruolo del direttore. Stiamo, inoltre, puntando alla formazione di ispettori con nuovi corsi da settembre. Attualmente in Italia ci sono 32 ispettori Safa, il programma per la sicurezza sulle compagnie aeree estere
attivo dal 1997 a cui ci siamo adeguati dal 2003, che hanno il compito di verificare gli standard e le procedure. La nostra intenzione è di incrementare il numero degli ispettori del 30%. Infine – conclude Manera – ci doteremo di banche dati, che saranno il punto di partenza dell’attività dei dirigenti dell’
ente”. Dall’inizio dell’anno fino al 3 agosto, fa sapere l’Enac, i controlli fatti dagli ispettori Safa in Italia sono stati 284, la maggior parte dei quali presso gli scali di Bari (34), Olbia (28), Venezia e Verona (22), Catania (21), con l’obiettivo di arrivare a 500 entro la fine dell’anno. Complessivamente gli
operatori stranieri ispezionati secondo il programma Safa nel mondo sono stati 168, appartenenti a 51 stati diversi, di cui 32 facenti riferimento all’Ecac (European civil aviation conference), il programma di sicurezza europeo delle compagnie straniere, che prevede ispezioni sui velivoli anche dei Paesi non appartenenti all’organizzazione durante il transito sugli aeroporti nazionali.
Oltre al cambiamento dell’organizzazione, l’Enac ha reso noto l’ utilizzo dal 1 agosto di un nuovo programma di verifica sugli standard Icao (International civil aviation organization), organismo Onu cui aderiscono 187 Paesi e che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza. ”Il programma prevede – aggiunge
Benedetto Masarà, responsabile regolamentazione sicurezza Enac – l’invio di questionari a tutte le compagnie straniere, che hanno l’autorizzazione a volare in Italia, in cui gli si chiede se possiedono i 18 annessi tecnici Icao. A livello europeo è stata inoltre approvata una procedura ispettiva per cui se
emergono criticità e anomalie, le informazioni vengono girate a tutti i paesi Ue. L’obiettivo è di trovare delle procedure che uniformino i comportamenti dei 25 Stati membri in casi come quelli avvenuti nei giorni scorsi”. Nel corso della riunione con gli operatori del settore, le associazioni e i tour operator, l’Enac si è resa disponibile a prevedere l’impegno per i vettori, nel caso di sospensione della compagnia come accaduto qualche giorno fa con la compagnia East Africa, a fornire un aereo con le stesse caratteristiche e standard di quello fermo. ”Valutiamo positivamente – ha dichiarato Giuseppe Boscoscuro, presidente dell’ Associazione tour operator italiani (Astoi) – le iniziative prese dall’ Enac per migliorare gli standard operativi e anche a garantire
velivoli sostitutivi con uguali caratteristiche. Finalmente c’è un dialogo tra le parti”.