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Alitalia, sarà la sola Dresdner Kleinwort Wasserstein a garantire il prestito-ponte
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:02 nella categoria Territori

Sarà la Dresdner Kleinwort Wasserstein l’unico soggetto finanziatore del prestito-ponte da 400 milioni di euro ad Alitalia. Lo rende noto la compagnia
aerea. Nella nota Alitalia comunica che ”è stata esperita la procedura competitiva per il finanziamento” da contrarre in base al provvedimento del governo per favorire la ristrutturazione e il rilancio della società, ed è
”risultata prescelta la Dresdner Kleinwort Wasserstein come unico soggetto finanziatore del cosiddetto prestito ponte garantito dalla Repubblica Italiana”. ”Il ministero dell’Economia e delle Finanze – aggiunge la nota di Alitalia – ha emanato il decreto recante le modalità di concessione e operatività della suddetta garanzia della Repubblica Italiana”. La Dresdner Kleinwort Wasserstein è stata scelta da Mediobanca (advisor di Alitalia) tra una ventina di istituti di credito italiani e stranieri per aver offerto migliori procedure di competitività. Il prestito-ponte (che ha un tasso del 4,43%), garantito dalla Repubblica Italiana, era stato autorizzato dal governo con
un decreto legge il 24 giugno, ma è stato convertito in legge – dopo aver ottenuto il via libera ufficiale della Commissione Ue il 20 luglio – solo la sera del 31 luglio scorso, al termine di una animata seduta della Camera.
Alitalia, che ha chiuso il bilancio 2003 in rosso per 520 milioni di euro, nei primi sei mesi di quest’anno ha registrato una perdita di 330 milioni, che la costringe a ridurre il capitale sociale (in proposito è stato fissato per il 30 agosto un consiglio di amministrazione, che sottoporrà le modifiche statutarie alle assemblee ordinaria e straordinaria, fissate l’8 ed il 9 settembre, rispettivamente in prima e seconda convocazione). La cura Cimoli prevista dal piano di risanamento e di rilancio della compagnia indica in 225 milioni i risparmi da attuare entro il 2005. L’amministratore delegato e presidente
della società intende inoltre portare i risparmi a 541 milioni di euro a fine 2006, così da raggiungere il pareggio di bilancio per tornare dal 2007 a competere con i concorrenti. Il taglio dei costi – secondo quanto annunciato ai sindacati – dovrebbe avvenire attraverso minori spese per l’acquisto di beni
e servizi (225 milioni a fine 2005), la ristrutturazione dell’area commerciale (250 milioni a fine 2006) e grazie agli accordi sul costo del lavoro (66 milioni, di cui 33 quest’anno ed altrettanti l’anno prossimo dal recupero di produttività).