Gambe che si intrecciano sulla spiaggia, leggermente coperte da un lenzuolo e fanno immaginare qualcosa di
estremamente piacevole. Poi un’onda minacciosa e il messaggio diretto: “In certe giornate di mare
conviene dedicarsi ad altro”. Un pannello che sta destando particolare curiosità a Milazzo tra i turisti e gli stessi cittadini.
A realizzarlo la locale azienda soggiorno e turismo che nell’ambito della propria attività istituzionale ha promosso una campagna di sensibilizzazione per la Sicurezza in Mare, da un’idea di Giuseppe Ponticorvo, responsabile dell’ufficio Marketing dell’ente.
La campagna è stata realizzata dalla Pubblisud di Merì attraverso dei pannelli murali (70×100 cm) affissi in tutte le strutture balneari della riviera di Ponente, nelle strutture ricettive ed extraricettive, nei porticcioli turistici, nonché in prossimità della Capitaneria, dell’ospedale e nelle zone maggiormente frequentate della città.
“Si tratta di una iniziativa sicuramente rilevante e innovativa ha affermato il commissario straordinario Rosario Pergolizzi che si collega alle precedenti campagne promosse dall’Azienda per la salvaguardia dell’ambiente. Campagne che confermano come l’ente oltre a svolgere attività di promozione e valorizzazione della località, punti anche a sviluppare una interazione con la gente (cittadini e ospiti) su tematiche di rilevante impatto sociale e soprattutto legate direttamente o indirettamente al segmento turistico”.
Questa della sicurezza in mare conclude Pergolizzi – assume poi una particolare importanza perché ha anticipato quanto avvenuto nelle scorse settimane a seguito dei tragici annegamenti che si sono registrati nel nostro Paese. Eventi che hanno poi indotto l’istituto superiore della Sanità a lanciare un invito alla prudenza”.
Il riferimento del commissario dell’Aast è proprio alla comunicazione che qualche giorno addietro ha diramato l’istituto superiore della Sanità nella quale si evidenzia che nel periodo giugno-settembre ogni anno ci sono circa 450 morti e almeno 500 ricoveri. Tra le regioni con maggiori decessi proprio la Sicilia. Per la statistica gli uomini sono più imprudenti: 4 morti su 5 appartengono al cosiddetto sesso forte.