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Volare, niente ricapitalizzazione e Fossa si dimette
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:40 nella categoria Territori

E’ durata appena sei mesi l’avventura di Giorgio fossa a capo di Volare Group. Il manager ha lasciato il Gruppo rinunciando alle cariche che aveva assunto dal marzo scorso. In seguito alla sua decisione, è stata convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione, che il prossimo 17 settembre esprimerà il nome del nuovo Presidente. Il Consiglio di Amministrazione conferma altresì la determinazione a porre in atto le azioni e le iniziative necessarie per lo sviluppo del Gruppo e le compagnie che ne fanno parte (volareweb, Volare airlines e Air Europe).
Questa volontà rappresenta la base sulla quale Volare continuerà a lavorare per raggiungere quegli obiettivi di rilancio che comprendono anche un riposizionamento strategico nel mercato – si legge in una nota dell’amministratore delegato, Andrea Molinari, a nome del consiglio di amministrazione.
Intanto il mercato s’interroga sulle ragioni che hanno spinto Fossa a rassegnare le dimissioni.
Soltanto pochi mesi fa, la compagnia era stata ricapitalizzata per 80 milioni di euro attraverso un operazione guidata da Interbanca (fortemente esposta al gruppo) che aveva consentito agli azionisti di controllo di aprire l’azionariato all’argentino Eduardo Eurnekian e a Programma tricolore (fondo di private equity, creato da Finnit, nel cui capitale ci sono, oltre a un certo numero di imprenditori veneti, anche Fondiaria e Generali); ma per completare il piano di ristrutturazione finanziaria era necessario un nuovo aumento di capitale.
Proprio l’imprenditore argentino, che possiede il 40% del capitale e che aveva voluto Fossa ai vertici della compagnia, dopo aver contribuito sei mesi fa con 40 milioni di euro alla ricapitalizzazione, la settimana scorsa aveva respinto la richiesta dell’ex presidente del nuovo incremento di capitale.
Tra i soci, si sarebbe quindi aperta qualche frattura con la decisione di rinviare a data da definirsi l’iniezione di nuovi capitali nel vettore per far fronte alla pesante situazione debitoria del gruppo; situazione che ha determinato le dimissioni di Fossa.
Tali dimissioni potrebbero però rientrare a seconda di come si evolverà il rapporto tra Eurnekian, la compagnia e lo stesso Fossa.
Nel frattempo i Sindacati hanno già chiesto un incontro con i vertici della compagnia e si dicono pronti alla mobilitazione, considerato che potrebbero essere a rischio un migliaio di posti di lavoro.