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Nautica da diporto: Cutrufo, bisogna introdurre servizi di qualità
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:31 nella categoria Territori

Porti turistici come alberghi, con prenotazioni, servizi, reception, servizi di qualità adeguati ai costi. A delineare questo scenario ottimale per la nautica da diporto, ”vera e propria forza economica e sociale, dato che è ormai un fenomeno di massa”, è Mauro Cutrufo (Udc), Presidente dell’Associazione Parlamentari Amici del mare e della nautica, che la scorsa settimana ha presentato in Senato la sua proposta di legge per il settore. Cutrufo, Questore del Senato, mira con il suo ddl ad una migliore disciplina delle strutture ricettive della nautica. ” Dopo la forte espansione del settore c’e’ il problema delle strutture e delle garanzie di qualità”. ”Penso che i porti turistici, le ”Marina’, siano da incrementare, strutturare e fornire di
servizi e garanzie, dato che l’Italia è il grande pontile naturale nel cuore del Mediterraneo e non può rinunciare a questa sua ricchezza che può, se governata, offrire anche garanzie per l’ambiente. Si deve uscire dal ‘fai da tè a caro prezzo per entrare nel tempo delle sicurezze e delle garanzie”, ha aggiunto. La filosofia del provvedimento risponde ad un triplice obiettivo: incrementare la sicurezza della navigazione diportistica; garantire un maggior rispetto dell’ambiente marino; incentivare la nautica da diporto anche attraverso strutture idonee. In concreto la proposta di legge, che si compone di dieci articoli prevede: l’obbligo per tutti i ”marina” di dotarsi di strutture e mezzi idonei per la raccolta delle acque di sentina, degli olii e di ogni altro prodotto inquinante; l’obbligo di riservare una percentuale variabile, a seconda delle dimensioni dei vari porticcioli, di posti barca per il transito o per necessità di sosta con tariffe approvate dalle capitanerie di porto.
Vengono introdotte a tal proposito sanzioni per i trasgressori con multe che vanno da 5 a 20.000 euro. Il ddl prevede inoltre l’istituzione di un servizio
meteorologico a carico dell’aeronautica militare, specificamente per la nautica e la pesca locale attraverso una rete costiera di comunicazione su canale dedicato. Anche al fine di incentivare la portualità turistica, il provvedimento fissa in 50 anni la durata delle concessioni demaniali rinnovabili per altrettanto periodo, nonchè la detraibilità per il 50% per le spese di
manutenzione delle strutture e l’esenzione dall’ICI di specchi acquei e banchine. Introduce infine ufficialmente la figura del direttore del porto, precisandone compiti e responsabilità. ”Le potenzialità della nautica da diporto nelle sue molteplici attività ricreative, sportive e agonistiche sono
enormi – ha detto ancora Cutrufo – specie quelle del turismo nautico che crea un notevole numero di posti di lavoro, soprattutto stagionale, nonchè effetti benefici per la nostra economia. Ma per avere maggiore sviluppo è necessario
realizzare una rete di porti e approdi turistici lungo la fascia costiera del territorio nazionale”. Essere i primi nel mondo, sia per qualità che per numero di costruzioni di imbarcazioni da diporto – ha continuato Cutrufo – e con la fortuna di vivere in una nazione che gode anche del primato nelle bellezze
naturali, non può prescindere dall’esigenza di essere attrezzati per una adeguata ricettività, senza la quale ci troveremmo nelle condizioni di chi dispone di una possente flotta di aerei che però non è in grado di fare atterrare. La vera sfida è portare a terra quegli aerei. Con la nostra
iniziativa – ha concluso – intendiamo dare risposte concrete alle esigenze dei sempre più numerosi utenti della nautica da diporto”. Il Ddl sarà , ”sostenuto trasversalmente” da diversi gruppi e presentato a breve anche alla Camera dei Deputati.