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Alitalia, Bruxelles potrebbe aprire un indagine approfondita sul Piano
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:06 nella categoria Territori

La Commissione europea potrebbe aprire una ”indagine approfondita” sul piano industriale per il rilancio di Alitalia che, nel peggiore dei casi, potrebbe
durare fino a 18 mesi di tempo. E’ quanto emerso dalla riunione ”tecnica” avvenuta lunedì fra rappresentanti della compagnia aerea e i funzionari della
direzione generale dei trasporti. Nel corso dell’incontro è inoltre tramontata l’ipotesi che sul piano Bruxelles possa prendere una decisione entro la fine del mandato dell’attuale commissaria Ue Loyola de Palacio. Nel corso dell’incontro i
rappresentanti del governo e dell’azienda hanno illustrato i punti principali del piano di rilancio messo a punto dai vertici di Alitalia. Ma l’impressione degli esperti di Loyola de Palacio – ha riferito una fonte molto vicina all’incontro – ”non è stata positiva”. Vi sono infatti alcuni elementi della strategia elaborata dal presidente e amministratore delegato della compagnia, Giancarlo Cimoli, che ”non convincono” la Dg trasporti che, come è noto, deve verificare che il piano non contenga aiuti di stato. Alitalia ha già beneficiato dell’aiuto pubblico e qualsiasi sussidio previsto dal piano sarebbe incompatibile con le norme europee sulla concorrenza. Per tale ragione Bruxelles ha chiesto da tempo che l’Italia notifichi i dettagli del piano. Informazioni che, a quanto si apprende, dovrebbero giungere giovedì prossimo alla Commissione europea. Una volta ricevuta la notifica, Bruxelles ha due mesi di
tempo per decidere se autorizzare il piano o se aprire una ”indagine approfondita”. Secondo fonti concordanti, nella riunione di ieri i funzionari europei hanno già fatto sapere però che su alcuni punti del piano serviranno maggiori chiarimenti. L’attenzione di Bruxelles – ha spiegato una fonte bene informata sul dossier – è rivolta in particolare al ruolo di Fintecna, alla privatizzazione della compagnia e alla presenza di privati nel piano di rilancio. Se le informazioni aggiuntive confermeranno i timori della Commissione, ha aggiunto un’altra fonte, gli esperti di Bruxelles hanno chiaramente detto che sarà inevitabile l’apertura di una ”inchiesta approfondita” per verificare l’assenza di aiuti di stato. Una eventualità che potrebbe complicare la realizzazione della strategia di Cimoli. L’indagine, ha infatti spiegato una fonte bene informata sul dossier, potrebbe concludesi in alcuni mesi, ma anche protrarsi ”fino a 18 mesi”. Se così fosse, ha aggiunto una seconda fonte coinvolta nel negoziato che ha chiesto di restare anonima,
”ci potrebbero essere problemi per la collocazione degli assets Alitalia sul mercato”. Non solo: l’apertura di una simile indagine approfondita permetterebbe l’intervento di ”terze parti interessate” al caso consentendo a compagnie rivali di Alitalia – come Lufthansa o British Airways – di sostenere l’incompatibilità del piano con le norme europee in materia di concorrenza.
Al termine dell’esame la Commissione avrebbe due strade: autorizzare la strategia di Cimoli archiviando l’inchiesta o al contrario aprire una procedura formale di infrazione per violazione delle norme sugli aiuti di stato. L’esito della riunione, infine, sembrerebbe far definitivamente tramontare l’ipotesi che sul piano possa decidere l’attuale commissaria europea per i trasporti, Loyola
de Palacio, da molti osservatori considerata ben disposta nei confronti della compagnia italiana. ”Quello che appare ormai certo – ha riferito una fonte
vicina all’incontro di ieri – è che de Palacio non riuscirà a decidere sul caso”. I tempi tecnici, si aggiunge, sono tali da far ”tramontare” del tutto una simile ipotesi. Dalla commissione europea nessuna reazione sulle indiscrezioni raccolte. Il portavoce di Loyola de Palacio interrogato in proposito si è trincerato dietro un ‘no comment’.