Inaspettata crescita del turismo mondiale secondo l’Osservatorio statistico dell’OMT Barometer (organizzazione Mondiale Turismo) che ha certificato nei primi 8 mesi di quest’anno una “spettacolare” ripresa nel mondo dei viaggi con 526 milioni di arrivi internazionali pari a +12% rispetto allo stesso periodo del 2003.
Nel report dei primi 8 mesi redatto dall’OMT, inoltre, si evidenzia il forte recupero di arrivi in Cina (con un +37%) che riporta questa grande destinazione nei circuiti dei viaggi organizzati internazionali dopo la granbde paura della Sars e la ripresa ad Hong Kong, Malesia, Indonesia e Tailandia, con incrementi medi del +25%.
Nell’altra parte del mondo, ovvero le Americhe, i risultati più incoraggianti sempre in termini di recupero nei flussi di arrivi internazionali, provengono dagli States (+12%) e dal Canada (+9%). Mentre tra i paesi che non avevano sostanzialkmente conosciuto stasi nel trend di crescita degli arrivi, appare ancora una volta considerevole l’incremento del +11% fatto registrare dal Messico che da quattro anni segna soprattutto dall’Europa, aumenti a doppia cifra, ed il buon andamento di traffico (+16%) certificato dal Brasile. Per questi ultimi due paesi – si legge nel report dell’OMT – il forte apprezzamento dell’euro ha permesso un ribasso nelle tariffe aeree e l’allestimento di packages molto più appetibili rispetto al passato, che evidentemente hanno raccolto ampio consenso tra i viaggiatori.
Riguardo all’Europa, ci tocca da vicino la certificazione di una diminuzione di traffico internazionale in Italia (-0,1%) ed in Francia, mentre molto più ridimensionate sono apparse le riprese di arrivi turistici in Spagna (solo +2%) e Austriua (+3%), comunque positive se si considera la cattiva congiuntura che hanno dovuto subìre. Bene, invece, le perfomances di Croazia (+6%) e Turchia (+29%).
Nella regione africana, infine, gli osservatori dell’OMT hanno certificato un buon trend di ripresa in Egitto (+49%) e Maroco (+19), mentre in controtendenza negativa è risultata una destinazione classica come Seychelles che ha subìto un decremento del –4%, come anche l’altra meta esotica – Mauritius – in lieve diminuzione (-0,5%).