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Alitalia, i dipendenti contrariati dall’arrivo di 2 manager esterni
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:00 nella categoria Territori

Nella prassi aziendale la nuova Alitalia non sembra ”cambiata molto” visto che ”da una parte si dichiarano gli esuberi e contestualmente si sente la necessità di assumere personale esterno”. E’ la protesta delle rappresentanze aziendali di Cgil, Cisl e Uil di Alitalia che in una lettera ricordano la documentazione sugli esuberi consegnata ai sindacati il 19 novembre che aveva per oggetto il ”licenziamento collettivo per riduzione di personale”. Negli stessi giorni – ribattono tuttavia i sindacati – ”da Fiumicino arriva la notizia che nel settore Sicurezza l’azienda ha perfezionato l’assunzione di nuovo personale” nonostante nella stessa aerea siano previsti 17 esuberi su 56 addetti. ”Quale potrà esser la spiegazione per un comportamento tanto schizofrenico da parte di un’azienda che complessivamente denuncia 3.700 esuberi?” si domandano quindi i sindacati che chiedono spiegazioni ”per convincerci della assoluta necessità
dell’assunzione di personale di provenienza esterna”. Secondo informazioni in possesso dei sindacati, infatti, le assunzioni dovrebbero riguardare due quadri provenienti da aree estranee al settore del Trasporto Aereo, probabilmente dai Tabacchi e dall’Eni. ”E’ evidente – concludono quindi le organizzazioni – che
nelle appropriate sedi chiederemo conto di questa iniziativa” che viene definita ”offensiva della professionalità di tutti i colleghi che operano in Alitalia, tra i quali sicuramente l’azienda avrebbe potuto trovare, nel caso, l’indispensabile e specialistica professionalità”.