Via libera ai nuovi limiti di servizio per piloti ed assistenti di volo. Il consiglio di amministrazione dell’Enac ieri ha infatti varato la nuova
normativa che definisce i limiti dei tempi di volo e di servizio del personale navigante delle compagnie aeree italiane. La nuova normativa nazionale in
materia di tempi di volo e di servizio del personale navigante che opera nel trasporto aereo passeggeri e merci entrera’ in vigore dalla fine di marzo 2005, in concomitanza con l’ avvio della stagione estiva dello Iata. Le compagnie avranno un anno di tempo per adeguarsi alla nuova regolamentazione.
”Dopo un lungo confronto, viene finalmente concluso un complesso iter che ha avuto come obiettivo quello di far armonizzare l’ Italia con gli altri Paesi Europei, superando la circolare nazionale di riferimento che risale al 1997”,
commenta l’ Enac.
La normativa, spiega l’ ente che vigila sull’ aviazione civile, prevede l’ introduzione del concetto di Flight Duty Period e tiene conto anche del ritmo circadiano, valutando quindi attentamente la fatica complessiva dell’ impiego del personale navigante. Nel prossimo cda, fissato per il 9 febbraio, l’ Enac
esaminera’ anche il limite di eta’ di mantenimento delle licenze di pilotaggio e la raccolta dei dati di sicurezza, il cosiddetto Flight Data Monitoring.
Nell’ indicare i limiti cumulativi dei tempi di volo e dei periodi di servizio, il regolamento fissa il massimo in 900 ore di volo annue, distribuite il piu’
omogeneamente possibile nel corso dell’ anno, e in 2.000 quelle di servizio annuale (con un massimo di 60 in sette giorni consecutivi).
Ricordando che gli orari pianificati devono consentire di completare i voli entro il periodo di servizio massimo ammesso, viene altresi’ stabilito che ”almeno il 66% dell’ operativo all’ interno di un periodo stagionale si svolga entro i limiti stabiliti”. Diversamente, ”l’ operatore deve modificare la
pianificazione o la composizione dell’ equipaggio”.