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Cmt di Stoccarda, dopo Tsunami difficile per il Sud est asiatico
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:30 nella categoria Territori

Il Sud est asiatico prova a rialzare la testa e rimette in moto la macchina turistica per provare a lasciarsi alle spalle la tragedia dello Tsunami di Santo Stefano. In questo senso i responsabili turistici dei paesi colpiti hanno fatto promozione alla importante Fiera internazionale del turismo (CMT) svoltasi la scorsa settimana a Stoccarda. Con lo scopo anche di indicare le strutture turistiche che non hanno subito danni e che sono assolutamente in grado di offrire ancora il meglio del comfort ai villeggianti. ”Le offerte e le donazioni per il nostro paese vanno bene, ma sarebbe ancora meglio se venissero di nuovo i turisti”, ha detto la signora Doungjai Kasler, dell’Ufficio turistico di stato della Thailandia. E le prime indicazioni sembrano incoraggianti. Secondo i dati rilevati da Thomas Cook – uno dei maggiori tour operator tedeschi – il numero delle cancellazioni diminuisce e crescono invece di nuovo le prenotazioni. I turisti infatti sono gia’ ben informati sulle localita’ di vacanza non interessate dallo tsunami, e si fanno inoltre consigliare da esperti. Oltre l’80% degli hotel di Phuket – una delle piu’ note localita’ turistiche della Thailandia – sono aperti e in grado di offrire il top dei servizi. Ma il grosso delle camere – come avviene in altre localita’ anche in Sri Lanka e nelle Maldive – e’ vuoto. La Thailandia e’ in Asia il paese preferito dai vacanzieri tedeschi. Nel 2003 sono state 340 mila le loro presenze, rispetto alle 88 mila registratesi nello Sri Lanka e alle 73
mila in Indonesia, in massima parte a Bali. Attualmente le presenze turistiche sono un quinto del normale. I responsabili locali tengono a sottolineare che –
mentre continuano incessanti le operazioni di rimozione delle macerie e riparazione dei danni – non vi sono piu’ cadaveri per le strade e non vi e’ alcun pericolo di epidemia. ”Ma spiagge e hotel sono purtroppo vuoti”.
Situazioni analoghe a quella della Thailandia si registrano in Sri Lanka e alle Maldive, dove gli operatori locali invitano i turisti ad andare in vacanza senza alcun timore nelle tante localita’ non interessate dallo tsunami. In particolare, alle Maldive solo 20 degli 87 hotel hanno subito danni, e attualmente sono aperte 63 strutture.