edizione Nazionale
Assaereo, i nostri vettori rischiano di essere assorbiti da compagnie straniere
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:04 nella categoria Territori

”In Italia manca una strategia istituzionale sul trasporto aereo e in piu’ l’Antitrust impedisce accordi commerciali incrociati fra le compagnie aeree
che quindi si fanno concorrenza senza poter ottimizzare flotte e rotte e, non potendo raggiungere dimensioni ottimali, corrono il rischio di essere assorbite dalle compagnie straniere”. E’ la denuncia fatta dal presidente di Assaereo, Fausto Cereti, alla commissione Trasporti della Camera nell’audizione sullo schema del nuovo codice della navigazione per il trasporto aereo. Al di la’ dell’aggiornamento degli strumenti di regolazione e controllo quale appunto il codice della navigazione, secondo Cereti ”e’ necessario definire un chiaro indirizzo di politica settoriale che renda possibile la sopravvivenza dei vettori nazionali in un mercato europeo ormai unificato e sostanzialmente liberalizzato per quanto riguarda i vettori stessi ma ancora localistico e spesso protezionistico per le strutture di appoggio e per fornitori di molti servizi sia pubblici che privati”. L’Antitrust, in particolare, ha aggiunto, ”deve studiare meglio la possibilita’ di accordi commerciali fra compagnie aeree”. Il segretario generale di Assaereo, Cesare Stumpo, ha sottolineato che ”senza una scelta di governo, che non vuol dire aiutare le compagnie ma liberalizzare i costi del sistema che gravano sui vettori, cioe’ quelli per Enav, aeroporti, assicurazione, sicurezza, fra due anni non ci sara’ una
compagnia aerea nazionale autonoma e lo sviluppo regionale industriale dipendera’ dall’estero”. Se non si interviene adeguatamente, ha aggiunto Cereti, ”potremmo trovarci a dover considerare, in sede nazionale, solo la parte infrastrutturale del trasporto aereo, per sua natura legata al territorio,
lasciando il servizio a operatori comunitari ma non italiani”. Dunque, ”molte decisioni essenziali per lo sviluppo economico e sociale del territorio, che come e’ noto molto e’ influenzato dal trasporto aereo – ha concluso Cereti – verrebbero prese in sedi lontane dal territorio stesso come Parigi, Londra e
Francoforte”.