Si è svolto ieri a Roma, presso la sede della Filcams-CGIL il seminario curato da ECPAT (End Child Prostitution, Phornography and Trafficking) e da EBIT (Ente Bilaterale Industria Turistica) su “Turismo di qualità: la responsabilità sociale delle imprese turistiche”.
Il corso, destinato in particolare al personale delle Agenzie di Viaggio e dei Tour Operator, ha registrato una presenza numerosa ed interessata ed ha visto il coinvolgimento dei partecipanti attraverso questionari, proiezioni di spot pubblicitari, dibattiti su testimonianze. Tre gli scopi principali: Accrescere la consapevolezza degli operatori del settore sul turismo responsabile e sostenibile, presupposto fondamentale per un turismo di qualità (evidenziando il ruolo dell’industria turistica nella salvaguardia del diritto dei bambini a essere protetti dallo sfruttamento sessuale a fini commerciali, anche nel turismo); far conoscere le politiche e le procedure che un’azienda turistica può attivare riguardo al tema della responsabilità sociale delle imprese turistiche; illustrare i comportamenti professionali da adottare per il monitoraggio sull’applicazione della legge 269/98, nonché del Codice di Condotta dell’industria turistica.
Il seminario è stato strutturato in varie sezioni dedicate rispettivamente al turismo sostenibile e responsabile, alla responsabilità sociale delle imprese turistiche, allo sfruttamento sessuale commerciale dei minori nel turismo, alle attività condotte contro lo sfruttamento sessuale commerciale dei minori, all’analisi della “case history” rappresentata dalla Repubblica Dominicana, al ruolo degli operatori turistici nel campo della responsabilità.
I relatori del seminario sono stati Gabriele Guglielmi (Vicepresidente Ebit, Filcams-CGIL), Francesco Granese (Consigliere EBIT, Direttore Assotravel), Nicoletta Cavallo (ECPAT), Ornella Di Loreto (ECPAT).
All’iniziativa assunta da ECPAT ed EBIT hanno dato il proprio contributo Assotravel ed Astoi.
ll seminario sarà replicato il 28 febbraio 2005, ore 10.30, a Milano presso la sede dell’Astoi in Via Conservatorio n. 20.