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Agriturismi: aumentano, ma cala il fatturato medio
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:38 nella categoria Territori

Aumentano gli agriturismi in Italia ma cala il giro d’affari medio per ogni azienda del settore a causa della diminuzione pari al 2% della durata media del
soggiorno. Questo e’ quanto emerge dai dati dell’Agriturist, l’associazione nazionale per gli agriturismi, relativi al 2004, che con Confagricoltura ha organizzato un convegno a Sorrento, presenti i quadri dirigenti. In Italia oggi sono attivi circa 13.500 agriturismi, che nel 2004 hanno registrato circa 2.350.000 arrivi e 11,5 milioni pernottamenti, con un aumento di circa il 6% dei primi e di oltre il 3% dei secondi. Nel 2004 si e’ registrato un aumento delle strutture superiore al 7% rispetto all’inizio dello stesso anno. Nel 2005 e’ previsto un aumento delle strutture agrituristiche pari al 5%. Il giro d’affari totale annuo del 2004 si aggira intorno agli 810 milioni di euro, quasi il 4% in
piu’ rispetto ai primi mesi dell’anno, mentre per il 2005 e’ previsto un aumento di poco piu’ del 3%. Il giro d’affari medio per azienda, invece, e’ di circa 60 mila euro, con una diminuzione del 3% e un ulteriore calo di quasi 2 punti
percentuali previsti. La Toscana e’ la regione che ha il numero maggiore di
agriturismi, oltre 2900, al secondo posto c’e’ l’Alto Adige, terzo classificato, a lunga distanza, il Veneto con quasi 860 agriturismi. In coda alla classifica si posizionano il Molise con 65 strutture agrituristiche e la Valle D’Aosta con 56. In occasione del convegno dei quadri dirigenti dell’Agriturist Giacomo De Ghislanzoni Cardoli, presidente della commissione agricoltura della Camera, ha annunciato di aver chiesto al presidente Casini di inserire nel calendario della
Camera la discussione della nuova legge quadro per l’agriturismo. Le novita’ previste, secondo quanto ha riferito Giorgio Lo Surdo, direttore nazionale dell’Agriturist, riguardano una maggiore definizione del ruolo degli agriturismi, intesi come aziende agricole, rispetto alle altre offerte turistiche in campagna, lo snellimento delle procedure amministrative, la modifica delle regole di natura fiscale e il rafforzamento del settore della ristorazione finalizzato alla valorizzazione dei prodotti locali.