In un periodo di crisi per l’industria manifatturiera, il turismo e’ ”la grande occasione per il Mezzogiorno”, a patto che le regioni del Sud vengano dotate di ”infrastrutture idonee”, di una ”fiscalita’ adeguata” e che vi si crei ”maggiore professionalita’ ”. A rilanciare la centralita’ del settore turistico per l’economia meridionale, e’ il presidente di Federturismo (Confindustria) Costanzo Jannotti Pecci, a margine della presentazione dei
risultati del progetto M.i.s.s. Italia. ”Nel Mezzogiorno – ha detto Jannotti Pecci – le carenze piu’ evidenti per il rilancio del turismo sono quelle che riguardano le infrastrutture, la mancanza di una fiscalita’ adeguata e di
una maggiore professionalita’. Con la crisi dell’industria manifatturiera il turismo rappresenta, per il Mezzogiorno, una grande opportunita’. Un’occasione per il Sud in una logica di integrazione con gli altri comparti”.
”In sintesi – ha spiegato in seguito nel corso del suo intervento Jannotti Pecci – serve fare sistema per progettare prodotti nuovi e di qualita’ e fare rete per promuoverli presso il consumatore tramite i canali tradizionali, quali agenzie di viaggio e tour operator, ma anche tramite internet”. Secondo il presidente di Federturismo ”bisogna infatti puntare sulla qualita’ per vincere la sfida della competitivita’ ”. Centrale dunque diventa la formazione e lo sfruttamento delle risorse umane. ”L’esperienza delle imprese e degli operatori – ha detto infatti Jannotti Pecci – continua a chiederci nuove risorse umane, nuovi manager, nuovi imprenditori per fare nuova impresa, ma anche accordi aggregativi per far crescere la dimensione delle imprese turistiche esistenti, per soddisfare sempre meglio le nuove aspettative del mercato e del turista,
per nuovi turismi e nuove offerte attrattive che presentino mix di tempo libero, turismo, sport, eventi e cultura”.