edizione Nazionale
Mini Iva sul turismo e Irap ridotta la ricetta DS per il Mezzogiorno
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:09 nella categoria Territori

L’ arrivo dell’ Irap di vantaggio per il Sud, piu’ bassa di un punto percentuale, e l’ Iva ridotta al 10% per le imprese turistiche delle aree depresse; la reintroduzione dei bonus fiscali per il Sud e una detassazione
decennale delle imposte dirette per le piccole imprese che realizzano fusioni societarie per aumentare le proprie dimensioni. E’ quanto prevede un pacchetto di misure per lo sviluppo del Mezzogiorno presentato dal Gruppo Ds al Senato, che porta tra i primi firmatari il capogruppo al Senato, Gavino Angius e il capogruppo in commissione bilancio Rossano Caddeo.
La proposta, che e’ molto articolata, indica con precisione anche le coperture per le misure di detassazione del Sud, tra le quali spiccano la rientroduzione della tassa di successione, cancellata dal Governo Berlusconi con la legge dei primi 100 giorni, e l’ applicazione di un’ aliquota al 20% sulle rendite finanziarie ora tassate al 12,5%. Da questa maggiorazione, che riguarderebbe le azioni, i fondi investimento e anche i buoni comunali e regionali, sono pero’ esclusi i titoli di Stato. ”Ma la parte piu’ rilevante della copertura – spiega Caddeo – e’ prevista con l’ utilizzo del 30% del fondo per le aree sottoutilizzate che invece il governo, con il provvedimento sulla competitivita’ sta spostando sulla realizzazione di infrastrutture al Nord. Questa che presentiamo e’ la nostra alternativa”. Il progetto รจ stato presentato proprio in questi giorni e prevede in particolare un rilancio del Bonus fiscale per chi investe al Sud e per chi assume nelle aree depresse. Sull’ Irap, che e’ uno
dei nodi sui quali la maggioranza sta lavorando, i senatori Ds prevedono l’ introduzione di una aliquota ridotta di un punto al 3,25% limitata pero’ alle sole imprese che provvedono a realizzare nuovi investimenti. La reintroduzione della tassa di successione, inoltre, servirebbe per una parziale detassazione
(al 50%) sui costi sostenuti per ricerca e sviluppo, e uno sconto piu’ sostenuto (pari all’ 85%) delle imposte sulle spese sostenute per progetti congiunti con le universita’. Una detassazione decennale dalle imposte indirette (dai bolli all’Iva) e’ poi prevista in caso di fusione di Pmi che puntano ad aumentare la loro dimensione. Oltre ad una riorganizzazione di Sviluppo Italia, il progetto prevede inoltre l’ introduzione di una aliquota Iva del 10% sul settore turistico che, dagli alberghi ai ristoranti, fino agli stabilimenti balneari,
rappresentano una delle vocazioni naturali delle regioni del Sud.