edizione Nazionale
Adoc, vacanze brevi ma di qualità nei programmi degli italiani
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:08 nella categoria Territori

”Pur di non rinunciare ad una buona vacanza, gli italiani ne accorciano la durata”. E’ uno dei dati emersi da un’indagine dell’Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori e degli utenti)
sull’evolversi delle abitudini degli italiani in materia di ferie estive. Scende dal 48 per cento dello scorso anno al 45 il numero degli italiani che si concedera’ una vacanza dagli 8 ai 14 giorni, mentre sale dal 32 al 41 per cento il numero di quelli che riducono la villeggiatura ad una sola settimana.La
progressiva diminuzione dei giorni di villeggiatura, come spiega il presidente dell’Adoc Carlo Pileri, dipende ”da una parte dalle maggiori possibilita’ oggi a disposizione dei cittadini dei grandi centri urbani rispetto a un tempo, dall’altra dal carovita che non consente piu’ di accantonare somme consistenti
per le ferie estive”. Sempre piu’ in voga i voli low cost (30%) e i viaggi last
minute (21%) che consentono un notevole risparmio come le vacanza fai da te prenotate on line soprattutto dai giovani. Per quanto riguarda la scelta delle mete ”a quanto ci risulta – spiega Pileri – i paesi dell’area dollaro, sono tra i piu’ ricercati. Il Canada, gli Stati Uniti e il Messico, quest’anno saranno tra i paesi piu’ visitati dagli italiani per un semplice motivo:con l’apprezzamento dell’euro sul dollaro si risparmia”. Resiste inoltre la predilezione degli italiani per il versante orientale dell’Europa: Croazia e Grecia, infatti, continuano ad ospitare gli italiani a prezzi non proibitivi e
restano stabili le mete italiane di mare e montagna mentre calano leggermente le citta’ d’arte. La vera novita’ di quest’estate sara’ la Germania che, con la ‘Giornata mondiale della gioventu”, fara’ il pieno di giovani. L’Adoc segnala, inoltre, alcune differenze tra le scelte turistiche nel nostro paese: turismo interno (piu’ 13% rispetto alla media nazionale) e viaggi extraeuropei (piu’11) per gli abitanti del nord; viaggi di medio-lungo raggio (piu’ 5% rispetto alla media nazionale) per gli abitanti del centro; piccoli spostamenti (piu’ 18%) per i meridionali. Per quanto riguarda il versante delle preoccupazioni gli attentati (16%) e le catastrofi naturali (15%), sono preceduti dal timore di perdere i bagagli (21%). Una paura che, secondo Pileri, e’ il ”sintomo che bisogna lavorare ancora molto per migliorare le condizioni di trasporto degli stessi, specie negli aeroporti dove piu’ spesso accadono deprecabili smarrimenti o danneggiamenti”.