edizione Nazionale
Fiavet, disattenzione del Governo causerĂ  danni irreversibili
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:00 nella categoria Territori

”La persistente disattenzione del governo e del sistema politico nei confronti
del settore turistico, pur ritenuto strategico per l’economia nazionale, alla fine causera’ danni irreversibili”. Il presidente della Fiavet (la federazione delle agenzie di viaggi), Antonio Tozzi, a Minorca per il 39/mo congresso nazionale della federazione, ha commentato i dati pubblicati dall’Unione Italiana Cambi, aggiornati al 19 aprile, che vogliono la bilancia dei pagamenti turistica registrare, nel mese di gennaio 2005, un saldo netto positivo di 40 milioni di euro a fronte di uno di 231 milioni fatto registrare nello stesso mese dell’anno precedente. ”Cio’ significa – ha spiegato Tozzi – che diminuiscono le spese dei viaggiatori stranieri in Italia e aumentano quelle degli italiani all’estero”. Una tendenza, questa, gia’ confermata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt) che, nel registrare per il 2004 un incremento dei viaggiatori internazionali del 9% rispetto all’anno precedente, segnalava che l’Europa e con essa l’Italia faticavano non poco a mantenere lo stesso passo, facendo registrare la perdita di significative quote di mercato in favore del resto del mondo. ”L’analisi – ha detto Tozzi – impone alcune riflessioni. La prima e’ che l’Italia turistica ha bisogno di pari condizioni competitive rispetto agli altri paesi nostri concorrenti: in termini di fiscalita’ sia diretta che indiretta: siamo l’ unico paese europeo ad avere l’Iva del settore al 20% o al 10%; in termini di immagine e promozione, con l’assoluta necessita’ di un ente nazionale che abbia l’ obiettivo della ripresa di competitivita’ della destinazione Italia. Il provvedimento sulla trasformazione dell’ Enit in agenzia e la costituzione del comitato tecnico – ha concluso – ci sembra andare nella giusta direzione. Infine, in termini di valore, serve una grande azione di respiro nazionale per il potenziamento di infrastrutture e servizi; il sistema paese deve impegnarsi per non perdere
ulteriori posizioni cercando di contrastare la corsa di vecchi e nuovi competitori”.