edizione Nazionale
Aica, dati negativi per il mercato alberghiero italiano
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:28 nella categoria Territori

Il primo quadrimestre 2005 chiude con un segno negativo per il mercato alberghiero italiano: -2,5% in volumi con prezzi in leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati consuntivi a fine aprile – non influenzati quindi dalla stagionalità della Pasqua – dell’Osservatorio AICA–Confindustria sull’andamento degli alberghi e delle strutture ricettive di catena in Italia (tabella 1) confermano il calo sensibile dell’attività già evidenziato nell’ultimo quarto del 2004.
Con riferimento alla componente interna, sono dati sintomatici del clima economico generale (confermato dal calo del 2,2% della produzione industriale nel 1° quadrimestre 2005 recentemente consuntivato dal Centro Studi Confindustria) caratterizzato da uno scarso reddito disponibile per le famiglie e dalla limitata propensione alla spesa delle imprese.
Sul fronte della clientela straniera evidenziano i limiti del nostro sistema turismo in termini di promozione e di capacità di organizzare un’offerta coerente con le esigenze del mercato.
Unica positiva eccezione nel panorama nazionale sono i dati riferiti agli alberghi di Roma che hanno segnato una crescita dell’8% nei volumi e del 5% nei prezzi. Una crescita legata quasi essenzialmente alla clientela straniera concentrata in particolare nell’alto di gamma che ha trascinato i dati generali nazionali nel segmento 5 stelle, unico a segnare nel complesso un progresso rispetto al 1° quadrimestre 2004.
Una notazione infine in termini di prezzi, dove occorre segnalare come mediamente nelle strutture di catena italiane i prezzi netti del 1° quadrimestre 2005 risultino superiori solo del 3,7% a quelli del 1° quadrimestre 2000: una crescita media dello 0,7% all’anno che conferma l’assenza nel settore della ricettività alberghiera di catena di quelle dinamiche di crescita dei prezzi che invece caratterizzano altre componenti del prodotto turismo italiano.
“I dati consuntivi dell’andamento del 1° quadrimestre – sottolinea il presidente dell’Aica, Renzo Jorio – evidenziano appieno le criticità che attraversa il nostro settore ed in generale il contesto economico del nostro paese. C’è bisogno di interventi concreti, strutturali e immediati. Se si pensa di risolvere le problematiche del nostro settore limitandosi a trasformare l’Enit in una Agenzia, senza incidere e porre chiarezza nel farraginoso quadro istituzionale attuale, non credo che le prospettive possano essere molto rosee. Identiche considerazioni valgono sul fronte degli operatori: non si vive di rendite di posizione e se non si investe nelle strutture, nei clienti, nelle risorse umane, le prospettive – come in qualunque impresa – non ci sono proprio. Sintomatico in questo senso che i dati relativi alle catene alberghiere – pur se negativi – risultino mediamente migliori rispetto al quadro generale. Resistono meglio le imprese che sopperiscono alla dispersione del sistema paese con distribuzione e promozione diretta sui mercati, che fanno rete e che operano con marchi in grado di assicurare al cliente un rapporto servizi/prezzo trasparente e chiaro”.