edizione Nazionale
Operatori turistici siciliani contrari al DDL sul turismo
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:44 nella categoria Territori

Il tavolo di concertazione per il turismo siciliano composto dall’U.R.P.S., dall’ANCI Sicilia, dall’EBRTS, in rappresentanza anche dei lavoratori del settore, dalle associazioni di categoria FIAVET, URAS, dall’Associazione degli Industriali della provincia di Palermo e Confindustria Sicilia, riunitosi su invito della Provincia Regionale di Palermo, ha esaminato, nel corso di un incontro svoltosi in data 5 luglio 2005, il testo del disegno di legge sul turismo esitato dalla Commissione IV Territorio e Ambiente dell’A.R.S., e ha sottolineato come fatto gravissimo, la totale assenza di concertazione tra il governo regionale e gli enti locali, le imprese e tutte le forze sociali, che ha caratterizzato l’iter di questo disegno di legge.
Ciò considerato, anche in virtù dell’aspettativa lunga decenni per una legge quadro sul turismo, ritiene che il testo proposto per l’Aula sia gravemente inefficace perché generico, accentratore a livello regionale e privo di percorsi certi e delineati per la valorizzazione delle risorse del territorio.
Inoltre manca la regolamentazione della struttura amministrativa a supporto dello sviluppo dei “nuovi turismi”.
Il tavolo chiede, pertanto, all’On.le Presidente dell’A.R.S., all’On.le Presidente della Regione Siciliana, agli On.li Presidenti della II e IV Commissione ed agli On.li Presidenti dei gruppi parlamentari di sospendere l’esame da parte dell’Aula del disegno di legge in questione e di accogliere i suggerimenti che il tavolo si dichiara disponibile a fornire già da subito.
L’Anci e l’Ente bilaterale per il turismo hanno elaborato una proposta di riforma alternativa, con modifiche circostanziate degli articoli di legge contestati. Gli emendamenti riguardano in particolare il ruolo e la composizione della Conferenza regionale del turismo (articoli 3 e 4), il trasferimento delle risorse e del personale delle Aziende di soggiorno alle Aziende provinciali (Aapit) (articolo 5), le prerogative di queste ultime nel rilasciare le autorizzazioni all’esercizio dell’attività di agenzia di viaggio (articolo 5), l’organizzazione interna delle Aapit e l’istituzione delle Conferenze provinciali del turismo (articolo 6), il ruolo dei Distretti turistici, che secondo la bozza degli addetti ai lavori dovranno essere i promotori di progetti turistici automi, con tanto di piano finanziario annesso che definisce come e dove reperire i fondi.