edizione Nazionale
Assaeroporti, inutile demonizzare le Low Cost
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:09 nella categoria Territori

Il low cost non e’ un demonio, non
manda in crisi le compagnie tradizionali, soffocate da altri
problemi, e da’ invece sostegno economico agli aeroporti e al
territorio collegato. Si schierano compatti in difesa dei
vettori economici i responsabili delle societa’ aeroportuali
italiane intervenuti ieri al convegno organizzato da
Assaeroporti sul tema appunto del low cost e dei finanziamenti
in ritardo dal governo per coprire i mutui comportati dalla
necessita’ degli interventi sicurezza post 11 settembre.
”Il low cost non e’ andato a detrimento delle compagnie
tradizionali – osserva Pier Giorgio Ballini, vice-presidente di
Assaeroporti e a.d. dell’aeroporto di Pisa – bensi’ ha
provocato un allargamento del mercato, con la conseguenza di un
impatto positivo sulle economia degli aeroporti, alle prese
anche con costi fissi non indifferenti, e delle realta’
territoriali circostanti. A mettere in crisi le compagnie
tradizionali sono altri mali. Ormai la gente sa quanto vale un
volo, in questo senso si puo’ dire che il low cost ha provocato
un danno”.
Di favoritismo alle compagnie a basso costo da parte delle
societa’ aeroportuali non vuole sentire parlare il presidente di
Assaeroporti e a.d. di Trapani Giovanni Maniscalco: ”Quando
ero responsabile dell’aeroporto di Palermo – racconta – fui
convocato dal governo che mi chiese dettagliatamente conto del
perche’ avessi favorito gli stranieri a scapito di Alitalia. La
migliore risposta la ottennero quando offrii le stesse
condizioni ad Alitalia che rifiuto’ perche’ sosteneva che ci
andava a rimettere”.
”Sul low cost non ce’ da demonizzare ma solo da fare regole
certe e trasparenti – osserva l’a.d. di Adr Francesco Di
Giovanni – Da parte nostra abbiamo scelto di avere un aeroporto
dedicato al low cost qual e’ appunto Ciampino. Ma il vero
problema per far funzionare la nostra realta’ e arrivare
finalmente alla completa attuazione dei Contratti di programma,
impantanati da anni”.
Per Assaeroporti – rileva il presidente Maniscalco – e’
impellente che il governo dia impulso al settore attraverso una
riduzione dei tempi e modalita’ dei procedimenti amministrativi,
garantendo inoltre i finanziamenti previsti. I timori di
Assaeroporti – e che portano l’associazione confindustriale a
parlare di ”rischio insolvenza” dello Stato – riguardano i
soldi (33,3 milioni di euro) mancanti ancora all’appello per
pagare le banche.
”Ma quale rischio insolvenza – e’ stata la risposta del
capo-gabinetto del viceministro alle infrastrutture, Mario
Scali, intervenuto al convegno – Da qui a dicembre il tempo per
pagare c’e’ tutto”.