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Dopo-Sharm, possibili crolli dei ricavi fino al 35%
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:59 nella categoria Territori

L’attacco terroristico di
Sharm El Sheikh potrebbe affondare il turismo egiziano. Philip
Khoury, capo della ricerca della banca di investimento egiziana
EFG-Hermes, in una nota mandata ad Ansamed affronta il difficile
argomento delle conseguenze dell’attacco sull’economia.
”Si stima che Sharm El SHeikh abbia avuto circa 2,5 milioni
di turisti nel 2004 (un terzo del totale del paese) – dice
Khoury – e storicamente il numero dei visitatori torna a salire
circa sei mesi dopo gli attacchi. Nel 1997/98, dopo il massacro
di Luxor, i turisti occidentali diminuirono del 28%, mentre dopo
l’11 settembre 2001 calarono del 26%. Invece gli arrivi dai
paesi arabi e dall’Europa dell’est scesero solo marginalmente”.
Il broker egiziano traccia quindi due ipotesi, una ottimista
e l’altra pessimista. Nella migliore delle ipotesi i visitatori
occidentali diminuiranno del 20% e quelli dal resto del mondo
cresceranno solo dell’8%, con un calo dei ricavi del settore di
circa il 14% a 5,5 miliardi di dollari. Nel caso peggiore gli
arrivi ‘occidentali’ subiranno un tonfo del 50% e quelli dagli
altri paesi rimarranno invariati, con un ribasso degli introiti
del 35%, che si attesterebbero a 4,2 miliardi di dollari.
”In entrambi i casi – l’analista osserva – il peso della
bilancia commerciale sul prodotto interno lordo scenderebbe dal
4,2% previsto al 2,8% (ipotesi migliore) o al 2,1% (peggiore).
Tutto cio’ avra’ anche una diretta conseguenza sul mercato
valutario: ”Negli ultimi mesi la lira egiziana si era
apprezzata. Crediamo che gli attacchi di Sharm hanno messo un
‘tetto’ alla manovra di apprezzamento e il cambio per la fine
dell’anno non dovrebbe andare oltre il livello 5,75/80 contro il
dollaro”.
Il mercato azionario invece non dovrebbe soffrire troppo. ”I
mercati hanno memoria breve – Khoury osserva – e tranne nel caso
dell’attacco di Luxor (novembre 1997), i mercati sono tornati ai
livelli precedenti gli attacchi nel giro di 19 giorni”.