edizione Nazionale
Federalberghi, solo 23 Mln di italiani in vacanza
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:17 nella categoria Territori

”La recessione, nella quale l’Italia
si dibatte, ha fortemente penalizzato i consumi turistici degli
italiani”. E’ questo il commento del presidente della
Federalberghi-Confturismo, Bernabo’ Bocca, alla lettura dei dati
sul turismo presentati ieri dalla Federazione.
”Perdere 6 milioni di italiani solo nei mesi estivi e
ridimensionare di oltre 4 miliardi di euro il fatturato vacanze
2005, rispetto all’anno scorso – prosegue Bocca – rappresenta
una ‘Caporetto’ per tutti: imprenditori del settore e mondo
politico. La situazione, purtroppo, rischia di portare al
collasso il sistema turistico nazionale e di svilire l’immagine
del Paese nei confronti della concorrenza mondiale”.
Per Bocca, servono ”vere misure urgenti. Non c’e’ piu’
margine per compromessi se vogliamo avere una prospettiva di
rilancio gia’ per il 2006. Occorre – propone il presidente degli
albergatori italiani – stringere un patto con il governo e le
forze sociali per contenere prezzi e tariffe di tutta la filiera
del turismo, per ridurre la crescita dei costi per le imprese e
favorire l’occupazione con interventi di sostegno”.
”La Legge Finanziaria per il 2006 deve affrontare con
coraggio iniziative in campo fiscale, infrastrutturale e della
promozione. Occorre allineare l’Iva a quella dei nostri
principali competitori (Francia e Spagna), orientare allo
sviluppo turistico le infrastrutture nel Mezzogiorno, destinare
alla promozione investimenti importanti”.
Secondo Bocca, ”esistono le condizioni per la ripresa. Il
nostro Paese conserva, infatti, intatto il suo appeal sul
mercato estero, al punto che l’incremento del 2,8% nei primi 5
mesi dell’anno nei pernottamenti alberghieri degli stranieri,
soprattutto delle citta’ d’arte, testimonia il buon rapporto
qualita’/prezzo della nostra offerta. Bisogna, insomma, –
conclude Bocca – dimostrare con i fatti di credere in questo
settore economico, abbandonato dall’interesse centrale del
Governo, abbandonato dall’interesse collettivo delle Regioni,
abbandonato a se stesso. Quasi che 2 milioni di occupati annui
ed il 12% del Pil fossero poca cosa”.

Da gennaio a maggio di quest’anno, rispetto allo
stesso periodo del 2004, gli alberghi italiani hanno registrato
74,6 milioni complessivi di pernottamenti, rispetto al 75,1
milioni dell’anno scorso, per una perdita dello 0,7%.
Nel dettaglio gli italiani sono diminuiti del 3,6%, passando
dai 40,4 milioni di pernottamenti del 2004 ai 38,9 milioni del
2005. Gli stranieri, invece, hanno leggermente risollevato
l’andamento generale, facendo segnare un aumento del 2,8%,
passando dai 34,7 milioni di pernottamenti del 2004 ai 35,6
milioni del 2005.
Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli
italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo
rimane il leader incontrastato. Il 34,7% lo ha scelto rispetto
al 31,3% del 2004. Seguono, nell’ordine, l’appartamento in
affitto con il 16,9% (13,2% nel 2004), la casa di proprieta’ con
l’11,3% (16,4% nel 2004), il villaggio turistico con il 10,5%
(10,3% nel 2004), la casa di parenti o amici con il 9,3% (9,8%
nel 2004), il campeggio con il 5,6% (4,8% nel 2004), i residence
con il 4,3% (6,4% nel 2004) e l’agriturismo con l’1,1% (2,7% nel
2004).