edizione Nazionale
Un progetto di e-business sull’offerta turistica locale
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:25 nella categoria Territori

Un nuovo modello organizzativo che attraverso innovative piattaforme informatiche e il potenziamento del commercio elettronico, punta a sviluppare l’interazione tra imprese, enti pubblici ed enti di ricerca, creando una comunità virtuale capace di condividere conoscenza, business e infrastrutture. Si chiama “Ecosistema digitale” il progetto che, grazie al coinvolgimento dell’Università di Catania, degli enti di ricerca dei Sistemi turistici locali e delle imprese, svilupperà il sistema di governance basato sui modelli di “e-business”.
È quello che stabilisce la convezione, della durata di tre anni, siglata questa mattina tra l’Ateneo di Catania e il gruppo Dimsi, leader in Sicilia nel settore dei viaggi organizzati e dell’ospitalità alberghiera. L’accordo punta infatti alla realizzazione di un ecosistema digitale che supporterà la “messa in rete” dell’offerta turistica locale, oggi frammentata tra diverse piccole e medie imprese, per rafforzarne la competitività sul territorio.
Riparte dunque dal settore turistico – e apre nuove scenari di crescita per le piccole e medie aziende – la collaborazione tra l’Università di Catania e le imprese, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione:
«Questo accordo – ha spiegato il prorettore Carmelo Buttà – prevede la progettazione e la gestione di percorsi formativi finalizzati allo sviluppo di competenze qualificate e innovative, la realizzazione di studi e ricerche nel settore turistico, tirocini formativi per gli studenti da svolgere in azienda, lo sviluppo dei contatti tra le strutture aziendali facenti parte del nuovo network digitale». «Tutto questo consentirà al nostro Ateneo – ha precisato la prof.ssa Elita Schillaci, preside della facoltà di Economia di Catania – di favorire la diffusione della cultura d’impresa, e di migliorare la competitività e la capacità d’innovazione della futura classe dirigente, oltre all’aggiornamento professionale del mondo della produzione». «Da questa collaborazione – ha aggiunto Salvo Zappalà, presidente del gruppo Dimsi e della sezione Turismo della Confindustria – ci aspettiamo prima di tutto l’individuazione di nuove forme di governo per i futuri sistemi turistici locali introdotti dalla recente legge sul turismo in Sicilia, ma anche lo sviluppo di azioni di commercializzazione del prodotto turistico da immettere in rete per catturare nuovi “giacimenti” di domanda attraverso il web. Infine, ma non ultimo, lo sviluppo di nuova abilità, quella della ricerca integrata fra mondo del lavoro e della conoscenza, tra pubblico e privato, con l’obiettivo di qualificare la nostra offerta turistica che non può più competere puntando solo sul binomio sole-mare o arte e cultura».