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Allarme cinese per la bilancia commerciale del Sud Italia
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:00 nella categoria Territori

Minaccia cinese per il Sud Italia. L’allarme arriva dai ricercatori della Fondazione Curella, che hanno anticipato ai giornalisti alcuni dati delle due sessioni del XIX Osservatorio Economico congiunturale Fondazione Curella, in programma a Palermo il 2 dicembre.
Il colosso asiatico, infatti, ha assorbito durante il 2004 il 4,9% dell’interscambio complessivo del meridione, per un valore di un milione 769 mila euro. Per quanto riguarda l’import/export, le esportazioni verso la Cina rappresentano soltanto il 2,3% di quelle totali, per un totale di 353 milioni di euro. Le importazioni, invece, raggiungono il 6,8% del totale, per un milione e 416 mila euro, e riguardano soprattutto prodotti dell’agricoltura (+13,5%), prodotti alimentari e bevande (+13,5%), prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento (+21,3%), cuoio e prodotti in cuoio (+22,5%), mobili (+76,2%).
La bilancia commerciale, alla luce della ricerca della Fondazione Curella, e’ in passivo per piu’ di un milione di euro. Questa performance negativa si e’ verificata nonostante nel 2004 le esportazioni del Mezzogiorno verso la Cina siano aumentate del 16,5% (un punto in piu’ del dato nazionale) rispetto al 2003, dunque più velocemente dell’aumento delle importazioni (+13,2%, il dato nazionale e’ di +23,8%).
Per quanto riguarda il primo semestre di quest’anno, cresce secondo i dati tendenziali la dipendenza verso i mercati cinesi. Sono sostanzialmente stabili gli acquisti (-0,5%), ma crollano le esportazioni (-51,2%). La perdita e’ di 103 milioni.
“Gli imprenditori del Mezzogiorno – ha dichiarato il presidente della Fondazione Curella, Pietro Busetta – pur essendo estremamente interessati ad un approdo nel mercato cinese, sembrano mancare degli strumenti di supporto ed in parte anche del know-how e delle risorse finanziarie necessari ad affrontare una sfida ad alto tasso di impegno”.