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Accordo per la formazione del personale del settore turistico siciliano
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:30 nella categoria Territori

E’ stato raggiunto l’accordo per la formazione del personale del settore turistico siciliano, siglato dall’assessorato regionale al Turismo, dall’assessorato regionale al Lavoro, dall’Unione regionale albergatori siciliani (Uras) e dagli Enti bilaterali (datori di lavoro–sindacati). L’intesa consentira’ di formare non soltanto il personale degli alberghi, ma anche quello dei B&B, dei ristoranti, dei campeggi e di tutte le altre strutture che si occupano dall’accoglienza turistica. Obiettivo principale sara’ fornire ai turisti che arriveranno in Sicilia un’accoglienza di qualita’, con un’attenzione particolare alla conoscenza delle lingue straniere.
“La qualita’ dei servizi e’ importante, per cui occorre riqualificare i lavoratori che hanno gia’ un’occupazione e formare quelli nuovi – ha affermato l’assessore al Lavoro, Francesco Scoma, nel corso di un dibattito moderato dal quotidiano La Sicilia –. Ad esempio, uno dei problemi piu’ complicati da superare e’ quello delle lingue, tenuto conto dell’aumento massiccio dei turisti russi e di quello che sara’ il turismo cinese”. Secondo i dati forniti dall’assessore al Turismo, Fabio Granata, il turismo in Sicilia incide sul Pil per il 12% (considerando anche le seconde case) e in prospettiva diventera’ la prima industria della regione. E’ quindi di importanza fondamentale, per Granata, avere personale pronto a rispondere alle esigenze dei turisti provenienti da tutte le parti del mondo.
“Bisogna adeguarsi ai bisogni dei turisti, che sono molteplici – ha affermato il presidente dell’Uras, Sebastiano De Luca -. Ad esempio, i giapponesi non vogliono la doccia, ma la vasca da bagno, perche’ il bagno per loro e’ un rito”. In questa prospettiva, avra’ un’importanza cruciale l’accordo annunciato da Granata con la facolta’ di Scienze della formazione dell’Universita’ di Catania per la creazione di un corso di laurea in Scienze Turistiche. Si tratta di iniziative che vanno ad aggiungersi alle attivita’ di formazione realizzate fino ad ora. “In questi anni – ha spiegato il direttore dell’Ente bilaterale, Salvatore Scalisi – abbiamo coinvolto in percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale circa 750 lavoratori, con un sistema di formazione a distanza individuale. Ora chiederemo alla Regione di poter fare formazione nei periodi in cui gli stagionali sono disoccupati”. E su questo tema gli fa eco De Luca: “Bisogna puntare con forza alla riqualificazione del personale nei mesi morti, quando i dipendenti sono in attesa della ripresa lavorativa. Non saranno retribuiti, o lo saranno solo in piccola parte, ma hanno tutto l’interesse a imparare l’inglese, il francese o lo spagnolo. In piu’ andremo ad insegnare le lingue dei nuovi mercati, quello cinese e russo, che in Sicilia e’ incrementato del 50%”.