In Sicilia e’ necessario potenziare il sistema dei porti. Lo ha affermato Giampiero Pizzo, della Direzione generale Integrazione europea del ministero degli Esteri, che insieme con la Regione Siciliana e il Formez ha organizzato a Palermo il seminario “Reti mediterranee. Interconnessioni materiali e immateriali per l’integrazione dei mercati”, a cui hanno partecipato i rappresentanti di
Tunisia, Romania, Algeria, Egitto, Marocco, Croazia, Giordania, Bulgaria, Serbia e Bosnia Herzegovina. “Se l’Italia, e la Sicilia in particolare, – ha affermato Pizzo – vogliono giocare un ruolo competitivo nel sistema dei trasporti e dell’economia del Bacino del mediterraneo, devono potenziare il sistema dei porti, delle infrastrutture e diventare una concreta piattaforma operativa. In caso contrario, rimarremo la periferia del mondo”. E il capodipartimento dei Trasporti alla Regione, Vincenzo Falgares, ha assicurato che “la Regione continuera’ ad investire sui porti e in particolare su quello di Augusta, in provincia di Siracusa, dove sono previsti investimenti per 13 milioni e mezzo”. Questa cifra si aggiunge ai 670 milioni di euro in investimento, ai quali vanno sommati anche 60 milioni per i miglioramenti della logistica previsti nell’accordo di programma quadro entro il 2008. “La Sicilia – ha spiegato Francesco Cuddeni del ministero degli Esteri – ha dei punti deboli ma anche elementi di forza su cui investire: il progetto di una cooperazione transfrontaliera Sicilia-Tunisia e Sicilia-Malta”. Infine, per il presidente dell’Autorita’ portuale di Palermo, Antonio Bevilacqua, nell’Isola “bisognerebbe pensare prima di tutto a far dialogare fra di loro le Autorita’ portuali, che invece si comportano come entita’ autonome”.