Dopo la diffusione dei dati di Confturismo sul 2005, il presidente di Federalberghi, Bernabo’ Bocca, ha espresso il timore che la tenuta “confortante” del settore possa indurre l’Italia ad accontentarsi di questi risultati, mentre Paesi competitor come Francia e Spagna conquistano nuove quote di mercato. Invece, secondo Bocca, per reggere la concorrenza bisogna puntare sulle infrastrutture. “E’ necessario – ha affermato il presidente di Federalberghi – sciogliere alcuni nodi di politica per il
settore che, oltre agli interventi urgenti che le categorie sollecitano da tempo, quali la riduzione dell’Iva al livello dei competitori europei, la detrazione dell’Iva congressuale e la revisione dell’aumento dei canoni demaniali, diventano ormai i prossimi impegni per la coalizione politica che governera’ il Paese nei prossimi cinque anni”. Tra le priorita’ c’e’ il nodo della promozione. “E’ stato avviato il cammino della trasformazione dell’Enit in Agenzia per il turismo – ha spiegato Bocca – ma aldila’ dei ruoli e delle composizioni degli organi e’ necessaria una soluzione che faccia riferimento ad una sola entita’ pubblica per la marca e la promozione della filiera turistica con risorse finanziarie almeno pari a quelle dei competitori, e con piani di penetrazione dei mercati europei ed internazionali sostenuti da strumenti e politiche idonee”. Bocca, quindi, ha posto l’accento sulla questione della “costituzione di un’Autorita’ centrale di riferimento quale soggetto autorevole di riferimento, una politica organica di settore, una capacita’ nazionale di gestire il prodotto e la sua qualita’”.