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Fiast, puntare sugli animatori
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:10 nella categoria Territori

Puntare sulla figura dell’animatore turistico per sviluppare il settore turistico. Lo ha chiesto nel corso della Bit di Milano Fabio Avaro, presidente della Fiast, Federazione italiana animazione e servizi turistici aderente a Confesercenti.
Nel settore turistico, secondo stime diffuse dalla Fiast, operano in Italia e all’estero almeno 50mila animatori turistici, circa 20mila di questi sono organizzati da 300 piccole e medie imprese, come quelle aderenti alla Fiast, che fatturano complessivamente circa 150 milioni di euro. Altre 20mila si stima facciano capo ai grandi tour operator, mentre ulteriori 10/12mila operano all’estero per imprese di varie tipologie sia italiane che estere. “Per molti giovani intraprendenti ma senza esperienza lavorativa – ha spiegato Avaro – quella dell’animatore turistico e’ un’attivita’ molto ambita: il salario di ingresso al netto delle ritenute e’ di 400 euro mensili, cui pero’ si sommano vitto e alloggio e ‘vacanze gratis’. Uno stipendio che puo’ lievitare di molto con la crescita dell’esperienza lavorativa”. Nel corso della Bit, quindi, la Fiast ha chiesto che venga riconosciuta l’importanza sempre crescente dell’animazione turistica, anche potenziando e sostenendo la formazione professionale degli animatori. “L’animazione e’ una delle leve fondamentali per far apprezzare ai turisti in vacanza nel nostro Paese nel mondo i valori della cultura, del buongusto, dell’efficienza e dell’ospitalita’ italiana, che sono il vero valore aggiunto su cui l’intero settore deve puntare per la propria crescita”, ha concluso Avaro.