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Congressuale, in Sicilia mancano le strutture
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:16 nella categoria Territori

Sono state circa tremila, nel 2005, le riunioni, i meeting e i congressi ospitati in Sicilia. Tutti questi eventi hanno generato quattro milioni di pernottamenti, una cifra pari a un terzo del totale registrato nell’Isola (12 milioni). Sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’indagine effettuata da Siciliatravel.com e al centro di “Sicily MICE”, il Forum sul Turismo congressuale che si e’ svolto a Terrasini nel corso di Travelexpo. “Questo genere di eventi – ha sottolineato Toti Piscopo ideatore della manifestazione – viene gestito in Sicilia quasi esclusivamente da alberghi e hotel, poiche’ mancano le strutture adatte, come i Palacongressi. Emerge quindi l’esigenza di una riflessione da parte sia del settore pubblico che di quello privato per un riposizionamento del segmento turistico”. A confermare il dato il presidente della Fiavet, Giuseppe Cassara’: “Cio’ che manca in Sicilia e’ soprattutto il ‘contenitore’. Allo stesso tempo ci ritroviamo di fronte agli albergatori in palese difficolta’ nell’attività di promozione del segmento congressuale. Bisogna predisporre una legge che incentivi la costruzione di centri congressi. Inoltre – ha aggiunto Cassarà – il congressuale e’ un segmento fondamentale perche’ consente di destagionalizzare il flusso turistico che in Sicilia si concentra in cento giorni l’anno”. Nel corso dell’incontro, inoltre, e’ stato fatto il punto anche sulla situazione congressuale in Italia e nel Mezzogiorno in particolare. Emilio Becheri, amministratore unico della societa’ di marketing Mercury, ha evidenziato come “in Sicilia il settore non sia ancora maturo. Esiste un divario tra il Nord, in cui si trovano 765 strutture congressuali, e il Sud, fermo a 188”, mentre Silvia Curti, docente del Master in Economia del Turismo della Bocconi, ha sottolineato la differenza tra l’Italia e il resto d’Europa: “Nel 65% degli eventi congressuali italiani partecipano un centinaio di persone, mentre in altre nazioni europee si registrano eventi con migliaia di partecipanti. Anche la durata media dei congressi e’ inferiore e questo e’ un aspetto da non sottovalutare per la ricaduta nel territorio, come nei settori dei trasporti, degli alberghi, della ristorazione e delle strutture commerciali”. Nel corso di “Sicily MICE”, inoltre, e’ stato presentato dal direttore generale di ExpoCts, Fabio Majocchi, l’International Congress Incentive&Events Marketplace (ICI). La nuova manifestazione di ExpoCts, in programma a Milano il 4 e 5 ottobre prossimi, sara’ un momento di incontro e confronto tra seller, buyer, meeting planner e clienti finali. L’indagine completa sul turismo congressuale e’ disponibile al link indicato di seguito.