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Fiavet, dopo Dahab non creare allarmismi
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:00 nella categoria Territori

A qualche giorno dagli attentati di Dahab, in Egitto, il presidente della Fiavet, Giuseppe Cassarà, fa il punto sulle problematiche che si presentano al settore turistico, dopo eventi di questo genere. Un primo aspetto che sta molto a cuore alla federazione riguarda l’informazione. “Riteniamo – ha affermato Cassarà – che sia una pessima abitudine quella di disinformare, creando il panico anche quando non ce ne sarebbe bisogno, come di recente avvenuto per l’influenza aviaria. Per questo, nel riportare sempre con esattezza le indicazioni dell’Unità di Crisi della Farnesina, mettiamo all’indice l’imprecisione e l’allarmismo di quanti oggi affermano che l’intero Sinai, o addirittura l’intero Mar Rosso, sarebbero da considerarsi ‘sconsigliati'”. Secondo problema da affrontare è la tutela del cliente. In questo senso, la Fiavet invita “tutte le agenzie e tutti i tour operator a comportarsi con la massima possibile flessibilità nei confronti dei clienti, secondo le proprie disponibilità e le proprie politiche di prodotto”. Secondo il presidente della Fiavet, però, queste indicazioni dettate dal “buon senso” non bastano più. “Se vogliamo garantire al turismo uno sviluppo anche in un’epoca di turbolenze – ha affermato Cassarà – è ora di stabilire delle regole più efficaci di quelle dettate dal Codice del Consumo, di introdurre delle prassi migliori di quelle dettate dallo ‘sconsiglio’ della Farnesina”. Proprio in questi giorni, la Fiavet è al lavoro per la creazione di un marchio di qualità delle agenzie di viaggio italiane. “La questione di come si affrontano le crisi – ha concluso Cassarà – dovrà essere un caposaldo di questa qualità, che la federazione propone a tutto il nostro settore: dai vettori agli albergatori, dalle agenzie ai tour operator”.