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Spiagge, l’Itb cerca il dialogo col Governo
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:35 nella categoria Territori

“Attendiamo fiduciosi la nomina del nuovo Governo, per iniziare immediatamente a lavorare e risolvere, definitivamente, una questione che si trascina, ormai, da più di 2 anni e che continua a creare gravi danni e forti incertezze agli operatori del settore ed all’intero turismo italiano”. Lo ha dichiarato Giuseppe Ricci, presidente dell’Associazione Imprenditori Turistici Balneari Italia – aderente a Federturismo Confindustria, invitando a fare chiarezza sulla vicenda che vede protagonisti gli operatori balneari alle prese con l’aumento dei canoni demaniali del 300%. Secondo Ricci il 300% è “un’enormità, se riferita alla situazione economica delle aziende che operano nel settore turistico-balneare, già provate da sfavorevoli andamenti delle ultime stagioni”. La posizione dell’associazione è chiara: “Prima di parlare di aumenti – prosegue Ricci – il Governo deve intervenire sulla piena applicazione della normativa vigente, mi riferisco alla 494 ed al decreto legislativo 342”. Per Itbitalia le Regioni devono rapidamente attuare la classificazione delle aree demaniali, fissare canoni distinti a seconda delle tipologie reali. Infatti, su 8000 chilometri di coste non tutte le spiagge sono uguali, né gli stabilimenti che si differenziano al livello dell’offerta e delle tariffe applicate. Per quanto riguarda il fenomeno dell’abusivismo l’associazione propone un controllo costante sulle evasioni, totali o parziali, che potrebbero far rientrare quei 140 milioni di euro che lo Stato ha indicato come necessità effettiva di cassa.