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Dai trasporti all’ombrellone scatta il caro-vacanze
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:00 nella categoria Territori

Dai trasporti agli ombrelloni, dai pacchetti vacanza ai parchi divertimento, fino al boccale di birra o l’invio di una cartolina, scatta il caro-vacanze con aumenti, in molti casi, decisamente superiori al tasso di inflazione. Secondo gli ultimi dati dell’Istat disponibili, relativi all’inflazione registrata a giugno, emerge chiaramente che nessun fronte della giornata vacanziera delle famiglie italiane sfugge al rincaro: viaggio, pernottamento, pasti, divertimento e perfino cultura. Si salva chi sceglie il treno, con i prezzi dei biglietti sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno. Per gli altri, si va dall’aumento del 2,3% degli aerei a quello del 10,7% dei biglietti marittimi, fino al +3,4% dei pullman di linea. Una volta arrivati a destinazione, comunque, non si sfugge al caro-taxi: le tariffe sono infatti aumentate in un anno del 3,1%. Nessuno sconto neanche per chi sceglie la macchina: oltre all’ormai canonico aumento del prezzo dei carburanti (+11%, con la benzina che ha già sfondato quota 1,40 euro), l’Istat registra rincari anche per le riparazioni auto (+3,6%) e per i pedaggi autostradali (+2,3%). Rincaro molto contenuto per gli alberghi tradizionali, aumentati solo dell’1,6%. Decisamente più onerosa sarà invece la spesa per chi sceglie gli altri servizi di alloggio, in cui figurano bed&breakfast, campeggi e agriturismo, aumentati nel giro di un anno del 3,2%. Per affittare ombrellone e lettino dovrà scucire il 7,3% in più rispetto alla scorsa estate: a tanto, infatti, ammonta il rincaro registrato dalla voce ‘stabilimenti balneari’. Dopo si può scegliere se andare in un parco divertimento, a patto che si sia disposti a sborsare il 2,5% in più rispetto allo scorso anno, oppure in discoteca, dove però il biglietto costerà il 2,2% in più. E se per risparmiare si preferisce scegliere il pacchetto vacanza, dove è tutto compreso, si scopre che anche qui si registraano aumenti pari al 2,7%.