Il piano di Abrignani con l’ipotesi di vendere i villaggi ad un imprenditore in modo disgiunto dal resto delle attività del Gruppo Cit non convince affatto il Sult. Per il sindacato, infatti, “le attività del Gruppo si stanno riprendendo in forma superiore alle aspettative grazie ai sacrifici ed alla professionalità dei lavoratori nonostante le difficoltà e il ritardo con il quale si è affrontata la stagione”. Per il Sult, la cessione dovrà mantenere il marchio Cit e l’unicità del Gruppo evitando lo spezzatino e salvaguardando l’occupazione con il sottosegretario Alfonso Gianni garante, a nome del Governo, dell’intera operazione. Intanto, in attesa di un ripensamento del commissario su questo punto, il Sult dichiara di aver accolto la richiesta dei lavoratori di aprire una nuova fase di vigilanza, e se necessario di iniziative di lotta, per impedire l’attuazione di questo progetto e salvaguardare tutti i livelli occupazionali. In particolare, il sindacato precisa che ci sono state riunioni spontanee fra i lavoratori di tutte le sedi del gruppo, soprattutto nei villaggi, dalle quali è scaturita una grande preoccupazione tale da richiedere urgentemente al Sult la convocazione di assemblee, da convocare nel più breve tempo possibile, per poter discutere le forme di lotta contro l’attuazione di questo disegno.