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Air One, Aduc e Federconsumatori: ecco cosa fare
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:00 nella categoria Territori

La bestia nera dei viaggiatori sono i ritardi. Lo sostiene l’Aduc, che intervenendo sul caso Airone, tramite una nota ha segnalato i diversi casi di indennizzo, in relazione alla durata del ritardo di cui possono usufruire i passeggeri. Si ha diritto a pasti e bevande e ad effettuare gratuitamente due chiamate se il ritardo è di due o più ore per tutte le tratte pari o inferiori a 1500 Km, tre o più ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 Km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 Km, quattro o più ore per tutte le altre tratte. Inoltre – continua la nota – qualora l’orario di partenza è rinviato di un giorno, il passeggero ha diritto anche al pernottamento in albergo e, nel caso in cui il ritardo è di almeno 5 ore, si ha diritto al rimborso del biglietto. Comunque – conclude l’Aduc – resta la facoltà del passeggero di rivolgersi all’Autorità giudiziaria nel caso in cui subisse un danno (per esempio un affare non concluso) dovuto al ritardo del volo. Ma, se la causa del ritardo non è imputabile alla compagnia aerea tutti i diritti elencati vengono meno. Consigli utili arrivano anche dalla Federconsumatori. Per chi ha acquistato un pacchetto tutto compreso, il TO ha l’obbligo di fornire assistenza ai consumatori e risarcire i danni subiti, compreso quello da “vacanza rovinata per lo stress” durante l’attesa in aeroporto. Inoltre, “se si verifica l’overbooking o la cancellazione del volo, il Regolamento europeo prevede una compensazione pecuniaria, il cui importo varia in funzione della lunghezza del volo, che la compagnia deve girare al consumatore tramite il Tour operator”. Il consiglio dell’associazione è di rivolgersi all’assistente locale dell’organizzatore e pretendere l’assistenza cui si ha diritto.