“Il turismo culturale ha dato le maggiori soddisfazioni al nostro Paese negli ultimi anni”. Lo
ha affermato il commissario straordinario dell’Enit, Amedeo Ottaviani, in un intervista a Radio Vaticana. Secondo Ottaviani quest’anno la spesa degli stranieri nelle città d’arte e per il turismo culturale dovrebbe superare i 20 miliardi di euro con un aumento di almeno il 5%. Le ragioni della crescita, secondo Ottaviani, risiedono innanzitutto nella forte espansione dell’offerta turistico-culturale che ormai è presente in ogni angolo d’Italia e in tutte le regioni, anche nei piccoli comuni e nei borghi con itinerari nuovi, legati al turismo religioso, alle tradizioni, al turismo rurale e agli eventi. Secondo punto di forza, secondo Ottaviani, è che la cultura è il marchio vincente dell’immagine Italia, non solo nei paesi di grande tradizione turistica, ma anche in aree nuove come Cina, India, Corea, Australia e il Sud America. Tanto che all’estero decine di manifestazioni artistiche di spettacoli, festival, settimane della cultura italiana hanno riscosso un alto livello di gradimento. Infine, abbinare il turismo alla cultura, anche a livello di Governo, è stata un’intuizione felice: “Regioni, Comuni e Province da una parte e operatori turistici dall’altra possono confidare sul fatto che c’è un apposito ministro che si occupa di entrambi e che per giunta è anche vicepremier. Finalmente – ha osservato Ottaviani – possiamo varare un vero e proprio piano di sviluppo turistico-culturale in cui il Sud deve avere un ruolo centrale”.