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Viaggi fantasma/2, Fiavet: serve più vigilanza
notizia pubblicata 16 Novembre 2006 alle ore 11:10 nella categoria Territori

“Il vero problema è che, con la liberalizzazione degli ultimi anni, si sono create condizioni non di democrazia e concorrenza, ma di grande confusione. Con agenzie che nascono dappertutto come funghi, visto che chiunque può farlo con soli 20 euro anche se non sa le lingue o ha intenti truffaldini, e alla fine paga Pantalone: cioè la nostra categoria da una parte e il cittadino-utente dall’altro”. Così Giuseppe Cassarà, presidente nazionale delle agenzie di viaggio associate Fiavet, interviene sul tema dei ‘viaggi fantasma’. “La vigilanza dovrebbe essere garantita da Regioni e Province, che danno le autorizzazioni – osserva – ma non è svolta con cura”. E organizzazioni come la Fiavet (affiliata a Confcommercio e che raccoglie, precisa, oltre il 60% delle agenzie) non hanno più gli strumenti di un tempo per verificare preventivamente le caratteristiche di chi vuole entrare nel settore. “Da parte nostra però – conclude – abbiamo deciso di aprire un tavolo per giungere al più presto ad un marchio di qualità, da definire in accordo con le organizzazione dei consumatori. E in attesa del marchio, abbiamo dato istruzione alle nostre organizzazioni regionale di stare molto attenti nell’ammissione di nuovi associati”.