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Fiumicino, Marrazzo vuole i voli per l’Oriente
notizia pubblicata 16 Novembre 2006 alle ore 11:30 nella categoria Territori

I voli intercontinentali da e per l’Oriente devono essere portati su Fiumicino, altrimenti tutto il Sud rischia di essere tagliato fuori dall’invasione turistica cinese. La richiesta viene dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, nel corso della seconda giornata della missione a Pechino, durante la quale il governatore ha incontrato i tour operator cinesi. “La missione di questi giorni – ha detto Marrazzo – non decollerà se non ci forniamo degli strumenti per aprire la porta alla Cina. Se non lavoriamo all’hub naturale di Fiumicino per i voli per l’Oriente tutto potrebbe essere inutile. I collegamenti con la Cina non possono essere portati a Malpensa, che, possiamo dirlo, non ha intercettato purtroppo nulla”. Quella di Marrazzo è una richiesta ufficiale al presidente Prodi e al governo perché venga affrontato il problema: “Basta tergiversare su Fiumicino, non ci sono più margini se non per una decisione. La compagnia nazionale sta morendo per una politica di scarsa lungimiranza, di fatto l’Alitalia è stata tramutata in compagnia regionale. Basti pensare – ha precisato ancora il presidente della Regione Lazio – che ci sono solo sei voli settimanali per la Cina contro i 48 della Lufthansa e i 65 dell’Air France”. Per Marrazzo la situazione più logica prevede che l’Italia abbia due hub: uno a prevalente vocazione commerciale e uno rivolto al turismo per Roma e per l’intero centro-sud. “Abbiamo riscontrato – ha proseguito Marrazzo – negli imprenditori turistici cinesi un grande interesse a portare i loro turisti in Italia e nel Lazio: già oggi Roma è il più grande attrattore di cinesi in Italia ma portarli nel nostro paese è molto difficile. E’ complicato ottenere il visto di ingresso, e la cosa ha aspetti paradossali perché siamo di fronte ad un mercato che deve ancora crescere e che può arrivare ad un potenziale di tre milioni di turisti. Attualmente però i loro tour in Europa prevedono come ultima tappa l’Italia concentrato sullo scalo di Milano. Ma le richieste di Marrazzo non si fermano qui: “Chiedo anche al ministro Bianchi – ha continuato – di accelerare le nomine sulle autorità portuali, perché così potremo avere un unico grande soggetto interattivo che comprende l’aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia”.