edizione Nazionale
Alitalia, Bianchi chiede il sostegno del Governo
notizia pubblicata 16 Novembre 2006 alle ore 10:40 nella categoria Territori

Una forte operazione di governo, non più dell’ azionista né del ministro dei Trasporti”. Ecco la ricetta del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, secondo il quale “l’unica possibilità di rimettere in quota Alitalia è che ci sia una forte azione aziendale accanto a un forte sostegno governativo”. Per un eventuale cambio dei vertici di Alitalia, dopo che il fronte sindacale e politico ha chiesto la testa del presidente e amministratore delegato Giancarlo Cimoli, si dovrà aspettare il rientro in Italia del premier, Romano Prodi. Nel frattempo nel toto-nomine, accanto a Maurizio Basile, amministratore delegato di Adr, torna Vito Gamberale, l’ex ad di Autostrade, appena dimessosi da vice commissario Fgic. Intanto i sindacati accusano la gestione fallimentare dell’Alitalia, con un disavanzo lievitato nel 2006 (“le perdite saranno di 450 milioni”) e non ancora emerso con evidenza nella semestrale che ha mostrato perdite per 221 milioni mentre prosegue la cessione di attività di volo e di aeromobili di Alitalia Express, che opera sul mercato domestico e internazionale: dopo 9.000 ore cedute a AirAlps con il fermo di cinque aerei, si prevede la cessione di ulteriori 25-30mila ore pari a una quindicina di velivoli. Un nuovo piano industriale che rinforzi la compagnia senza svenderla o cederla e che guardi ad un’alleanza ad Oriente, “da dove ci attendiamo flussi turistici”, è la soluzione indicata dal vice presidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Comunque, ha assicurato Rutelli, i dossier sulle alleanze sono tutti aperti, quindi anche quella con Air France a cui l’Alitalia continua a lavorare.