Valorizzazione delle città d’arte e del turismo congressuale, destagionalizzazione delle ferie,
facilitazioni per l’accesso al credito da parte degli albergatori che vogliono acquistare una struttura, e un marchio turistico per il rilancio del Paese. Questi i punti su cui il vicepremier Francesco Rutelli, che ha la delega al turismo, ha incentrato l’audizione di ieri presso la commissione Attività Produttive della Camera. Innanzitutto entro la fine dell’anno Rutelli ha annunciato che verrà stabilito chi è il vincitore del concorso internazionale per lanciare il marchio turistico per l’Italia. Per il futuro il ministro ha spiegato che si cercherà di favorire, attraverso mutui, l’acquisizione delle strutture alberghiere, anche perché “spesso il gestore non è il proprietario e questo non facilita l’ammodernamento delle strutture”. Il ministro è quindi tornato sul tema della destagionalizzazione delle ferie, dichiarando che seppure il modello “più interessante è quello tedesco”, tutto andrà deciso “d’intesa tra datori di lavoro e sindacati”. L’Italia punterà a valorizzare il turismo delle città d’arte, ha proseguito poi Rutelli, ma anche a rafforzare il congressuale e a dare più forza a quello delle località di mare. Il target a cui si rivolgerà la politica turistica italiana sarà costituita dai mercati asiatici (indiani e cinesi anzitutto), americano, e, tra gli europei, primi tra tutti i tedeschi.