edizione Nazionale
Confturismo/2, musei più cari invece che la city tax
notizia pubblicata 16 Novembre 2006 alle ore 11:40 nella categoria Territori

Sull’introduzione della tassa di soggiorno Confturismo ha già dichiarato battaglia. Misura “inaccettabile” in una Finanziaria “che sembra scritta da due mani diverse, una che dà e l’altra che toglie” osserva il presidente Bernabò Bocca, al vertice anche di Federalberghi. Così se la nuova “gabella” colpirebbe non tutti i visitatori ma solo chi pernotta, Bocca lancia la sua di proposta: “aumentare di un euro i biglietti per i musei, i più bassi in Europa”. In questo modo sarebbero interessati tutti i turisti, e non solo quella parte che alloggia negli alberghi. “La tassa di soggiorno, infatti, penalizza iniquamente proprio il turista che porta più ricchezza alla città – osserva Bocca – mentre lo stesso Rutelli ha detto che bisogna colpire il turista ‘mordi e fuggi’. Ma se a Venezia lo si può fare con tariffe differenziate sui vaporetti, bisogna trovare altre strade per le altre città: o aumentare le tasse sui pullman o appunto – conclude – far pagare di più i musei, a favore del Comune anche in quelli non comunali”. Con la Finanziaria, sottolinea ancora Bocca, è stato “riesumato un cadavere soppressa 15 anni orsono perché la tassa di soggiorno è iniqua, obsoleta e di dubbia costituzionalità”. Una tassa, rileva ancora Bernabò Bocca, che finisce per colpire solo la spesa di pernottamento, cioè il 30% di quella totale del turista, e per la maggior parte la domanda interna, che ancora rappresenta il 70% delle presenze ufficiali. “Quale sarà poi la reazione del turista, già disorientato da classifiche alberghiere diverse località per località – si chiede ancora Bocca – quando in un comune gli chiederanno di pagare la tassa, che su una tariffa media di 50 euro può incidere fino al 10%, e in quello vicino no?