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Calatafimi, al via la prima campagna di scavi al Castello Eufemio
notizia pubblicata 28 Giugno 2017 alle ore 11:30 nella categoria Territori

A luglio partirà la campagna di scavi archeologici nei pressi del Castello Eufemio di Calatafimi Segesta. Una missione a carattere internazionale, guidata dall’Università di Granada in Spagna e autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, che proverà ad indagare le prime fasi insediative del fortilizio, con particolare attenzione allo sviluppo altomedievale.

La ricerca fa parte di un più ampio progetto europeo chiamato Memola, che si basa sull’analisi dei paesaggi culturali di montagna nell’area mediterranea, attraverso numerose istituzioni e con una prospettiva multidisciplinare.

L’équipe di archeologi, appositamente selezionata, verrà diretta sul campo da José María Martín Civantos, docente di Storia Medievale e Archeologia all’Universidad de Granada e responsabile scientifico dell’intero programma di ricerca. Allo scavo prenderanno parte altri soci europei del progetto che, a seconda delle proprie specializzazioni, apporteranno ulteriori contributi alla conoscenza del sito. Verranno difatti prelevati dei campioni di terreno per l’analisi pedologica (Università di Palermo), verrà compiuta una prospezione geochimica (Università di Sheffield) ed una flottazione (Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC) dei sedimenti archeologici raccolti nei vari piani d’uso dei singoli ambienti scavati, per il recupero dei resti vegetali antichi. A queste analisi si aggiungerà il rilievo integrale e tridimensionale del sito e della rupe su cui questo si erge.

“Dopo anni – sottolinea l’assessore comunale ai beni culturali Maria Gandolfo – al Castello Eufemio avremo una campagna di scavi, un progetto che è stato fortemente voluto dall’equipe di professionisti coinvolti tra cui l’archeologo Rocco Corselli nostro compaesano. La campagna di scavi, inoltre, in alcune fasi sarà aperta ai visitatori. Dunque, un luogo che purtroppo negli anni è stato vittima di atti vandalici si trasformerà in un contesto di crescita culturale e sociale. Al termine della campagna di scavi si organizzerà una conferenza conclusiva per mostrare i dati storico-archeologici ottenuti.